CATANZARO Il presidente della Regione Roberto Occhiuto spinge sull’adeguamento e sull’ammodernamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro stringendo i tempi per superare l’ormai “ordinaria” emergenza rifiuti. In linea con quanto annunciato dallo stesso Occhiuto nelle scorse settimane parlando di centralità dell’impianto gioiese nella nuova filiera ambientale varata con l’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti, ecco il primo step della strategia: sul sito istituzionale della Regione è stato infatti pubblicato l’avviso esplorativo finalizzato – testuale – «ad acquisire manifestazione di interesse da parte di operatori economici interessati ad assumere il ruolo di promotori nell’ambito di operazioni di finanza di progetto per la successiva indizione di una procedura per l’affidamento in concessione della progettazione e realizzazione dell’adeguamento e completamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro e successiva gestione».
La gara di project financing finalizzato incostanza ad affidare al privato la gestione dell’impianto di Gioia Tauro è il primo passo di un percorso che, nelle intenzioni dei vertici della Cittadella, dovrebbe determinare un punto di svolta non solo nell’uso e nella gestione dell’impianto ma di tutto il ciclo legato ai rifiuti in Calabria, a partire dalla definitiva “indigenza” dalla logica della discarica (secondo gli addetti ai lavori, con il riefficientamento e il potenziamento attraverso una seconda linea del termovalorizzatore si potrebbero smaltire i rifiuti prodotti dall’intera popolazione calabrese). Così, del resto, diceva Occhiuto il 23 marzo, dopo l’ok in Giunta al nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti: «Lavoreremo da subito per ammodernare e completare il termovalorizzatore di Gioia Tauro, che al momento ha solo due linee funzionanti. Vogliamo dotarlo di tecnologie meno inquinanti che allo stesso tempo lo facciano diventare più performante. Un impianto efficiente sarebbe in grado di garantire la piena autosufficienza del sistema dei rifiuti nella nostra Regione, una maggiore valorizzazione energetica e la riduzione dell’impatto ambientale. È questa – spiegò il presidente della Regione – la direzione da seguire». Tempo poco più di una settimana ed ecco l’avviso pubblico.
Nell’avviso, sottoscritto dal dirigente generale del Dipartimento Ambiente Gianfranco Comito, viene declinata la strategia della Regione Calabria, il passato, il presente e anche il futuro, che contempla una dismissione della gestione del termovalorizzatore oggi in capo alla Regione. «È intenzione della Regione Calabria – si legge nell’avviso – acquisire proposte di finanza di progetto… per la successiva indizione di una procedura per l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione dell’adeguamento e completamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro e successiva gestione». Nell’avviso si prende «atto che l’utilizzo della finanza di progetto consente il raggiungimento dei seguenti obiettivi: a) realizzare sul termovalorizzatore di Gioia Tauro gli interventi di completamento e adeguamento alle migliori e nuove tecnologie disponibili ricorrendo al know how e alle competenze di operatori economici che operano sul mercato; b) sollevare la Regione Calabria e gli enti di governo del servizio dei rifiuti urbani in toto dagli oneri di funzionamento e di esercizio dell’impianto per tutta la durata della concessione anche relativamente a tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ivi compresi tutti gli adeguamenti normativi richiesti dalla regolamentazione di settore nel periodo di durata della concessione; c) assicurare elevati livelli di efficienza gestionale… a beneficio di tutto il territorio regionale; d) accelerare le procedure attuative e autorizzative affidandone alla responsabilità del privato concessionario l’onere». Ora gli operatori economici interessati – nei corridoi della Cittadella si parla insistentemente di un forte interessamento della multiutility A2A, colosso peraltro già attivo da anni in Calabria – hanno tempo due mesi per presentare manifestazione di interesse. Mentre non manca il fronte polemico contro la decisione ella Regione di aumentare la capacità del termovalorizzatore di Gioia Tauro: fronte polemico destinato, molto verosimilmente, ad alimentarsi ancora di più dopo la pubblicazione dell’avviso regionale. (c. a.)
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