Mariupol stremata e martoriata in attesa della fuga. Continua l’assedio russo all’Ucraina, con alcune città ormai in piena emergenza. Sette corridoi umanitari, incluso un nuovo tentativo per evacuare Mariupol in Ucraina. “Quasi 40.000 persone sono già arrivate a Donestk o in Russia. Sappiamo che i genitori sono separati dai loro figli. 17 bambini hanno lasciato l’ospedale non so in quale direzione, i genitori sono stati evacuati a Zaporozhzhya”, ha detto il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko, come riporta Unian. La Turchia intanto è pronta a fornire navi per l’evacuazione di civili e feriti da Mariupol, riferisce l’agenzia Anadolu. Pesanti battaglie sono poi in arrivo nelle regioni orientali e meridionali dell’Ucraina, ha detto in tv il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, citato dal Guardian. Mentre da altre regioni dell’Ucraina arrivano denunce di veri e propri orrori di guerra. “Ci sono quasi 300 persone sepolte in ‘fosse comuni’ a Bucha fuori Kiev, ha detto il sindaco della città a nord-ovest della capitale ucraina, e sempre a Bucha fonti riferiscono che sono stati trovati 20 morti per strada. Ed è tornato a parlare anche Zelensky: “Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato”, ha detto il presidente in un’intervista a Fox News. Dopo aver ribadito che non rinuncerà mai ad alcun territorio ucraino, Zelensky, contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi, ha sostenuto che “non ammettere l’Ucraina nella Nato è un errore” perché Kiev renderebbe l’Alleanza “molto più forte”. “Non siamo uno Stato debole. Non stiamo proponendo di renderci più forti a spese della Nato. Non saremmo un’aggiunta, ma una locomotiva”, ha assicurato nella sua intervista a Fox news nella quale aveva già detto che non avrebbe accettato “nessun altro risultato se non la vittoria”.
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