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Il diario della guerra

Gli Stati Uniti inviano cento droni “kamikaze” in Ucraina

Lo ha detto il portavoce del Pentagono in un briefing con la stampa precisando che potrebbero già essere arrivati

Pubblicato il: 06/04/2022 – 22:32
Gli Stati Uniti inviano cento droni “kamikaze” in Ucraina

KIEV Gli Stati Uniti hanno inviato i 100 droni switchblade, cosiddetti ‘kamikaze’, che facevano parte dell’ultimo pacchetto di aiuti militari dagli Usa. Lo ha detto il portavoce del Pentagono in un briefing con la stampa precisando che potrebbero già essere arrivati. Il funzionario ha anche spiegato che le forze americane hanno addestrato «un numero molto ristretto di soldati ucraini che erano negli Stati Uniti e poi sono rientrati in Ucraina per addestrarne altri».

«Identificheremo unità russe responsabili di violenze Bucha»

Il supporto degli Usa, però, non è tutto qui. Un funzionario statunitense, secondo Cnn, ha affermato che «saranno in grado di identificare le unità russe responsabili delle violenze a Bucha, in Ucraina». L’identificazione delle persone coinvolte «è una priorità estremamente alta ora per la comunità dell’intelligence statunitense. La raccolta e l’analisi delle informazioni, utilizzando tutti gli strumenti e le risorse disponibili, è in corso da quando le atrocità sono venute alla luce e gli Stati Uniti sono sul punto di “restringere” la responsabilità».

Il conflitto

Nel quarantaduesimo giorno di guerra l’Ucraina registra ancora attacchi. In particolare pesanti combattimenti vengono segnalati nell’area dell’Est del Paese. Ad essere attaccate dalle truppe di Putin le regione del Lugansk e Donetsk dove l’esercito di Mosca ha concentrato il grosso delle forze. Secondo fonti del Pentagono, a questo proposito, le truppe russe si sono «completamente ritirate» dalle zone di Kiev e Kharkiv. La Difesa americana ha ribadito che adesso il fronte più duro della battaglia si è spostato nell’est dell’Ucraina.
Ma le atrocità commesse dagli uomini di Putin in Ucraina stanno via via emergendo con la liberazione dei territori da parte delle forze armate di Kiev.

«Violentate anche ragazzine di 14 anni»

Ad esempio, venticinque ragazze hanno raccontato di essere state violentate dalle forze russe a Bucha. Lo ha affermato alla Bbc un alto funzionario ucraino. Lyudmyla Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, ha sostenuto che un numero gratuito che offre supporto alle vittime di violenza sessuale ha ricevuto almeno 25 denunce di stupro di ragazze di età compresa tra i 14 e i 24 anni da parte dei soldati russi. «Le violenze sono avvenute un mese fa. Continueremo a documentare questi terribili crimini e ogni criminale sarà punito», ha detto Denisova. Mentre Mosca nega di aver compiuto atrocità a Bucha.

«Forni crematori per bruciare i corpi delle vittime torturate»

A Mariupol i soldati russi hanno allestito crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi e coprire le tracce dei crimini contro i civili. Lo riferisce il Comune di Mariupol su Telegram, citato da Unian. Testimoni oculari hanno detto che l’esercito di Mosca ha reclutato «terroristi locali» e di Donetsk in forze speciali per raccogliere e bruciare i corpi, cioè lasciando il lavoro sporco ai «collaboratori». «I russi hanno trasformato Mariupol in un campo di sterminio. L’analogia sta guadagnando terreno. Questa non è più la Cecenia o Aleppo: è la nuova Auschwitz».

«Devastati sanzioni contro le brutalità commesse dalla Russia»

«Oggi gli Stati Uniti, con il G7 e l’Unione Europea imporranno immediati e severi costi economici al regime di Putin per le sue atrocità in Ucraina, compresa Bucha». È quanto si legge in una dichiarazione con cui si annunciano «devastanti misure economiche per vietare nuovi investimenti in Russia ed imporre le più pesanti sanzioni finanziarie sulle principali banche russe, diverse importanti società statali e su funzionari russi e loro familiari».
«Fino a quando la Russia continuerà la sua brutale aggressione dell’Ucraina – prosegue la dichiarazione – rimarremo uniti con i nostri alleati nell’imporre nuovi costi alla Russia per le sue azioni». In particolare, gli Usa oggi annunciano sanzioni contro «la principale istituzione finanziaria, Sberbank, e la più grande banca privata russa, Alfa Bank» che proibiscono a cittadini americani di fare affari con loro.
Con un ordine esecutivo poi Joe Biden vieta «nuovi investimenti in Russia per isolarla ancora di più economicamente», aggiunge la Casa Bianca, ricordando che oltre 600 multinazionali hanno già lasciato il Paese. Ma la misura più clamorosa è quella che colpisce le figlie adulte di Putin, la moglie e la figlia del ministro degli Esteri Lavrov, insieme all’ex presidente, e membro del Consiglio di Sicurezza della Russia, Dmitry Medvedev e il primo ministro Mikhail Mishustin. «Queste persone si sono arricchite alle spese del popolo russo» dice la Casa Bianca.

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