REGGIO CALABRIA «Apprendo dalla stampa delle nuove nomine dirigenziali che la segretaria nazionale ha inteso conferire in Calabria. Ne sono felice perché a partire da Paolo Arilotta, da ieri nuovo responsabile regionale degli Enti locali, per finire a tutti i coordinatori provinciali parliamo di persone che, a tutti i livelli, si sono spese per il partito. Mi corre l’obbligo, però, rimarcare il concetto di “persona” perché in questa fase di restyling dell’Unione di Centro calabrese, così come l’ha definita il presidente nazionale De Poli, mi è parso di capire che il valore umano abbia assunto un ruolo secondario. E mi riferisco principalmente a quanto accaduto relativamente alla “sostituzione” del coordinatore di Vibo Valentia, Francesco Fusca, avvenuta senza alcun confronto, senza alcuna comunicazione, senza minimamente considerare il lavoro essenziale che l’ex commissario provinciale vibonese ha svolto per l’Udc. Voglio ricordare solo un particolare: senza l’impegno di Fusca e del suo gruppo politico, quasi sicuramente, il nostro partito non avrebbe potuto presentare la lista nella circoscrizione centro alle scorse elezioni regionali per i noti vincoli territoriali che impone quella lista e che, diversamente senza l’impegno del coordinamento vibonese, sarebbero venuti a mancare. Questa mancanza di rispetto nei confronti della Persona, sinceramente mi addolora e mette in discussione gli stessi principi e i valori che reggono il nostro partito. Non nascondo la delusione per quanto accaduto e nelle prossime ore, insieme a tutto il gruppo civico con il quale in Calabria due anni fa abbiamo intrapreso un cammino comune con l’Udc, faremo una profonda riflessione su quanto accaduto». È quanto riferisce il Presidente del Gruppo Udc in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, commentando la modalità di conferimento delle nuove nomine commissariali del partito in Calabria
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