CATANZARO Il pm della Dda di Catanzaro Andrea Mancuso ha chiesto la condanna all’ergastolo per tre dei quattro imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato nell’ambito del processo per l’omicidio di Domenico Belsito, avvenuto nel 2004 a Pizzo. Le richieste di carcere a vita sono state avanzate per Pasquale Bonavota, di 47 anni, Nicola Bonavota (45) e Francesco Fortuna (41), tutti di Sant’Onofrio. Per il quarto imputato, il pentito Andrea Mantella, è stata chiesta una pena di 7 anni e 2 mesi di reclusione.
Oltre che dell’omicidio, gli imputati sono accusati di lesioni personali aggravate per il ferimento del cognato di Mantella, il 66enne Antonio Franzè, avvenuto a Vibo. Belsito fu ferito a colpi di arma da fuoco la sera del 18 marzo 2004 mentre si trovava in un noto bar di Pizzo e morì due settimane dopo nell’Ospedale di Vibo Valentia. A sparare – secondo l’accusa – fu Francesco Scrugli, ucciso a Vibo nel 2012. Un omicidio che per la Dda di Catanzaro sarebbe maturato per dinamiche interne ai clan, impegnati in una lotta interna alla famiglia di ‘ndrangheta dei Bonavota di Sant’Onofrio per meglio definire la spartizione dei territori di competenza. A processo con rito ordinario, invece, c’è Salvatore Mantella, ritenuto mandante dell’omicidio e cugino del collaboratore di giustizia che avrebbe partecipato materialmente al delitto.
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