COSENZA È stata conferita la prima laurea magistrale a un detenuto della Casa di reclusione di Corigliano Rossano, sede del Polo Universitario Penitenziario Unical. Il neolaureato ha discusso una tesi su «I poteri clemenziali del Parlamento. L’indulto del 2006» e ha conseguito il titolo in Scienze Politiche e Relazioni internazionali. Il suo relatore è il professor Roberto De Luca. In allegato, una lettera rivolta all’ateneo e ai docenti e scritta dagli studenti Unical ristretti nella Casa di reclusione di Corigliano Rossano.
Gennaro, questo il nome dello studente è entrato in carcere giovanissimo con alle spalle pesanti condanne. Varcato il cancello dell’istituto penitenziario, il neolaureato «si poteva definire semi analfabeta, avendo abbandonato gli studi dopo la licenza elementare», racconta il professore De Luca. L’avversione per lo studio però era dovuta alla dislessia di cui Gennaro soffre, «un disturbo scoperto troppo tardi – aggiunge De Luca – quando ormai aveva imboccato un’altra strada». L’idea di frequentare un corso universitario «è stata sollecitata dall’azione dei volontari e dal cappellano del carcere». «Ogni volta che un detenuto si iscrive all’Università – sostiene De Luca – abbiamo certezza del recupero della persona e del reinserimento nella società» Il conseguimento della laurea da parte del detenuto «ha rappresentato un successo delle due principali istituzioni: quella universitaria e quella carceraria che anno operato in piena sinergia».
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