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la speranza

«In Nefrologia e dialisi il cambiamento è possibile»

Finalmente si intravede un futuro di possibile e radicale cambiamento nella nefrologia e dialisi calabrese. Aned è parte attiva di questo cambiamento in itinere voluto dalla struttura commissarial…

Pubblicato il: 09/04/2022 – 11:56
di Maria Larosa*
«In Nefrologia e dialisi il cambiamento è possibile»

Finalmente si intravede un futuro di possibile e radicale cambiamento nella nefrologia e dialisi calabrese
Aned è parte attiva di questo cambiamento in itinere voluto dalla struttura commissariale e dal Dipartimento Tutela della Salute – ai quali siamo grati – anche per evidenziazioni della nostra associazione su:

  • Revisione necessaria della rete nefrodialitica;
  • Linee di Indirizzo Regionale dedicate ai pazienti emodializzati positivi al Covid 19
  • Imminente adeguamento ai Lea della Legge regionale sui trasporti (LR 36/86) degli uremici calabresi;
  • Nomina commissione per costruzione di specifico percorso nella costruzione di accessi vascolari per dializzati
  • Approvazione pacchetto analisi clinici per veloce inserimento in lista attesa trapianto dei nefropatici.

Questa stretta e partecipata collaborazione tra Aned e Sistema sanitario calabrese, particolarmente notata nell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, produrrà virtuose politiche in materia di nefrologia, dialisi e trapianti sia nell’appropriatezza delle cure e in risparmi finanziari quantificabili in una decina di milioni di euro annui.
Finora l’attenzione riservata ai malati di reni è stata rivolta in prevalenza alla dialisi in quanto trattamento salvavita, in futuro si deve guardare alla disciplina di nefrologia che nella sua interezza, a partire dal potenziamento degli ambulatori di nefrologia – tuttora insufficienti – e un ottimale coordinamento tra essi e i centri dialisi territoriali. Solo così potremo prevenire quanto più è possibile le malattie renali. Da studi internazionali la diffusione della malattia renale colpisce il 10% della popolazione e, pertanto, in Calabria è ipotizzabile avere circa duecentomila potenziali nefropatici.
Quindi, prevenire la malattia renale, aumentare i trapianti, intraprendere la strada della dialisi peritoneale e, ove possibile, l’emodialisi domiciliare sono la via maestra in Calabria per evitare un disastro annunciato.
L’attenzione su questa disciplina ricevuta dalla struttura commissariale dopo quella di febbraio avvertita nell’audizione di Aned in terza commissione di palazzo Campanella del presidente Michele Comito, spinge alla fiducia in una immediata inversione positiva di tendenza nel campo della nefrologia e dialisi, trasporti compresi perché parte integrante di dialisi. Ricordiamo che i costi della patologia renale in Italia assorbe ben oltre il 3% della spesa sanitaria nazionale, forse, oggi, ben oltre a queste latitudini. Ma oggi che qualcosa si muove impone massima speranza di cambiamento.

*segreteria Aned Calabria

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