CATANZARO «Sette magistrati in tutto (presidente compreso) a fronte di un organico di dodici e l’esistenza di due sezioni che operano al massimo delle possibilità e degli immani sforzi». E, tanto per stare ai numeri, «nel 2021 sono stati introitati 1962 ricorsi a fronte dei circa 600 di altre sedi (vedi Latina e Marche) per le quali, addirittura, è stata deliberata l’istituzione di ulteriori sezioni interne». La condizione critica della giustizia amministrativa in Calabria viene rappresentata, in una lettera, al presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini (sopra, a Catanzaro nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario). La firmano gli avvocati Alfredo Gualtieri e Oreste Morcavallo, rispettivamente presidente della Camera amministrativa distrettuale e delegato regionale della Società italiana degli avvocati amministrativisti. I due legali sottolineano che la situazione è «assolutamente insostenibile» e «stride con l’esigenza di sempre maggiore giustizia (anche e soprattutto amministrativa) in un territorio fortemente “a rischio”». Le criticità erano già stata rappresentate in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Calabria. E si sono «aggravate con l’autorizzazione al fuori ruolo della dottoressa Goggiamani». Gualtieri e Morcavallo chiedono a Frattini «atti concreti», «se del caso proponendo all’organo di autogoverno di “rivedere” le assurde determinazioni assunte sulle nuove Sezione interne, per la maggior parte del tutto ingiustificate». E chiudono chiedendo un confronto, «ma nelle more – al fine anche di evitare azioni di protesta – le chiediamo un immediato interpello di trasferimenti di magistrati alla sede di Catanzaro, “tamponando” con l’invio in missione, fino a fine anno, di almeno due magistrati».
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