VIBO VALENTIA La sala gremita e una platea autorevole, fatta da Sindaci, Amministratori locali, dirigenti e militanti di partito ma anche da tantissimi semplici cittadini. La grande voglia di partecipazione, testimoniata appunto dall’alto numero di presenti, ha fatto da cornice all’interessante momento di approfondimento, tenutosi venerdì pomeriggio a Serra San Bruno, presso Palazzo Chimirri, per discutere delle possibilità di rilancio delle aree interne alla luce dei nuovi provvedimenti legislativi.
L’iniziativa, promossa nell’ambito delle “Agorà democratiche”, e denominata “Ddl per lo sviluppo e la valorizzazione della montagna. Quali prospettive per i comuni montani?”, è stata organizzata su impulso del dirigente regionale del Partito Democratico e già consigliere regionale Luigi Tassone, cui peraltro è stata affidata la relazione introduttiva, in sinergia con la Federazione provinciale del Pd.
Moderata da Rosanna Lo Iacono, componente dell’Assemblea provinciale, il dibattito si è aperto con gli apprezzati interventi del segretario provinciale Giovanni Di Bartolo, del dirigente regionale Enzo Insardà e del presidente dell’Assemblea provinciale Michele Mirabello e del dirigente provinciale del PD Vincenzo Damiani ed ha registrato, tra gli altri, il contributo di Marco Bussone, Presidente nazionale dell’Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani.
«Le Agorà Democratiche ambiscono ad essere e lo sono un grande esempio di democrazia partecipativa che tra le altre cose aiutano quel processo di rigenerazione del nostro partito tanto caro al nostro segretario regionale Nicola Irto – ha spiegato nella sua relazione introduttiva Luigi Tassone – e oggi al centro della discussione abbiamo voluto porre il Disegno di legge che contiene disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane. Certo, non sarà la panacea di tutti i mali, ma certamente rappresenta un fattore di novità e degno di attenzione perché, in prospettiva, può diventare lo strumento per avviare una fase di crescita sostenibile e sostenuta. Auspico pertanto – conclude – che anche la Regione comprenda davvero l’importanza di questo processo e si attivi, iniziando dalla sanità, per farne dispiegare al meglio gli effetti».
Diversi, poi, gli interventi che hanno arricchito il dibattito: Antonio Demasi (sindaco di Nardodipace), Vitaliano Papillo (sindaco di Gerocarne), Francesco Angilletta (sindaco di Mongiana), Vincenzo Costa (consigliere comunale di Fabrizia), Antonio Procopio (consigliere comunale di Serra San Bruno), Raffaele Mammoliti (consigliere regionale), Sebi Romeo (Direzione nazionale Pd). Le conclusioni, infine, affidate al Segretario regionale del Pd Nicola Irto.
«In Calabria le aree interne rappresentano il 78cento dei comuni, la metà della popolazione ed l’80% della superficie territoriale. Un altro dato: in Italia, quasi 4.200 comuni, ovvero oltre la metà del totale, ricadono nelle aree interne. E’ chiaro, quindi, che il tema odierno rappresenta un aspetto la cui valenza è di carattere nazionale, direi europea. Il Disegno di legge che contiene disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane è solo un punto di partenza, cercheremo di affinarlo con i nostri parlamentari, per il resto servono iniziative legislative mirate, a cominciare dalla sanità, serve – ha concluso Irto – una legge quadro sulle aree interne, un patto per lo sviluppo ed il reale miglioramento della qualità dei servizi per i cittadini».
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