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la guerra in ucraina

Il racconto shock: decine di corpi sulla strada per Kiev – VIDEO

La Nato pensa a un esercito permanente per difendere i confini. Zelensky: Europa obiettivo dei russi

Pubblicato il: 10/04/2022 – 15:20
Il racconto shock: decine di corpi sulla strada per Kiev – VIDEO

KIEV Una fossa comune è stata scoperta a Buzova, un piccolo centro liberato a pochi chilometri a ovest della capitale Kiev. “Il 31 marzo abbiamo trovato una cinquantina di corpi lungo un tratto di 6 chilometri della strada principale che porta a Kiev. Altre 60 persone al momento non si trovano”: a riferirlo è il capo del villaggio di Buzova, Taras Didich, all’inviato dell’Ansa sul posto. Didich parla dalla stazione di servizio, dove da una fossa sono stati prelevati due corpi. “Gli altri cadaveri sono in ospedale o all’obitorio, sono stati prelevati giorni fa per strada dagli stessi parenti delle vittime. I corpi hanno i segni di colpi di fucile e sono stati in strada per più di dieci giorni”, aggiunge il funzionario ucraino.

Zelensky: nessuno vuole negoziare con un torturatore, ma questa guerra deve finire

“Nessuno vuole negoziare con una persona o con persone che hanno torturato la nostra nazione. Questo è comprensibile. Come uomo, come padre, lo capisco molto bene”: così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista all’Ap rilanciata sul suo profilo Telegram. Ma “noi non vogliamo perdere le opportunità, se le abbiamo, di una soluzione diplomatica”, ha aggiunto. “Noi dobbiamo combattere, combattere per la vita. Non puoi combattere per la polvere quando non c’è nulla e non ci sono persone. Per questo è importante mettere fine a questa guerra”, ha detto ancora.
A Mariupol, gli occupanti russi hanno organizzato una ‘operazione di pulizia’ tra i civili“, ha annunciato il consigliere del sindaco di Mariupol Petr Andryushchenko su Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia Unian. “Questa è una ricerca di ‘nazisti’. Un nazista per i russi è chiunque ama la sua Ucraina e non si è sottomesso all’occupante”, ha detto, spiegando che questa ‘pulizia’ avviene in tutta la città e a questo scopo i russi hanno istituito diversi posti di blocco. “Nel processo di pulizia, gli occupanti non esitano a uccidere i civili proprio per strada, per poi scattare foto, vantandosi della ‘vittoria’”, spiega.

Il procuratore generale ucraino: 1.222 morti solo nella regione di Kiev

Secondo il procuratore generale ucraino, Irina Venediktova, la Russia – ha dichiarato a Sky News – ha commesso crimini di guerra in tutta l’Ucraina. “Complessivamente si contano 1.222 morti solo nella regione di Kiev. Naturalmente, ciò che abbiamo visto sul campo in tutte le regioni dell’Ucraina sono crimini di guerra, crimini contro l’umanità e faremo di tutto per perseguirli”. Riferendosi all’attacco missilistico a una stazione ferroviaria nella città ucraina di Kramatorsk, Veneditktova ha affermato che si tratta di “un crimine di guerra. È stato un missile russo”.
Il governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk riferisce di un nuovo bombardamento russo che ha colpito l’aeroporto di Dnipro nell’est dell’Ucraina. L’aeroporto, ha detto, è stato “completamente distrutto”.

La Nato: un esercito permanente per contrastare future aggressioni russe

La Nato sta lavorando a piani per schierare una presenza militare permanente ai propri confini per contrastare una futura aggressione della Russia. Lo riporta il Telegraph, citando il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg. La Nato si trova «in mezzo a una trasformazione fondamentale» che riflette «le conseguenze a lungo termine» delle azioni del presidente russo Vladimir Putin, ha detto Stoltenberg, secondo cui «quella che abbiamo di fronte ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea». Per questo è stato chiesto ai comandanti militari di fornire opzioni «per un adattamento a lungo termine della Nato». 

Jens Stoltenberg

Zelensky: «L’intera Europa è un obiettivo per la Russia»

«L’intera Europa – ha detto il presidente ucraino Zelensky in un video citato da Ukrinform – è un obiettivo per la Russia». E «l’aggressione russa non doveva essere limitata alla sola Ucraina, alla distruzione della nostra libertà e delle nostre vite», ha affermato, chiedendo all’Occidente azioni per ristabilire la pace. Da parte sua l’Ucraina ha deciso di imporre un embargo sull’importazione di merci russe, come annunciato dalla ministra dell’Economia Yilia Svyridenko, citata dall’agenzia Unian. «Il divieto sulle importazioni russe – ha spiegato – bloccherà i guadagni annuali in valuta estera di Mosca per almeno 6 miliardi di dollari. Ciò significa che il nemico non riceverà questi fondi e non potrà utilizzarli per finanziare la guerra». Un annuncio arrivato ieri, nel giorno della visita a sorpresa del primo ministro britannico Boris Johnson a Kiev, dove ha incontrato Zelensky, il giorno dopo quella della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Londra ha inviato anche 120 veicoli blindati e missili anti-nave per «la lotta contro la barbarica campagna russa». Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato nel frattempo il divieto di import del petrolio dalla Russia e sospende i rapporti commerciali. Sempre Zelensky ha scritto via Twitter che il Canada si è impegnato a fornire aiuti al suo Paese pari a 500 milioni di dollari Usa per le spese della difesa e un miliardo di dollari canadesi in assistenza finanziaria.

La cronaca del conflitto dalle città

Si aggrava il bilancio delle vittime civili di Bucha: sarebbero 360, compresi almeno 10 bambini, secondo Kiev. A Makariv, nord del Paese, 133 civili sono stati torturati e uccisi. Intanto ieri, come ha annunciato la vicepremier Iryna Vereshchuk, sono state evacuate altre 4.532 persone, quasi tutte da Mariupol e Berdiansk. Immagini satellitari mostrano la presenza di un convoglio militare russo ad est di Kharkiv, scrive la Cnn. Le immagini, raccolte e analizzate da Maxar Technologies, relative all’8 aprile, mostrano un convoglio militare lungo circa 12 km in movimento verso sud attraverso la cittadina di Velykyi Burluk, a est di Kharkiv, nell’Ucraina orientale. Le immagini mostrano un convoglio composto di «veicoli armati, camion con rimorchi di artiglieria e attrezzatura di supporto», spiega Maxar.

La tattica russa e i danni collaterali ai civili

Le truppe russe continuano a usare ordigni esplosivi improvvisati (Ied) per causare vittime, abbassare il morale e limitare la libertà di movimento degli ucraini: lo riporta il ministero della Difesa britannico nel suo consueto aggiornamento dell’intelligence, in cui conferma l’uso da parte di Mosca di acido nitrico a Rubizhne, nella regione di Lugansk (est). I soldati russi, inoltre, continuano ad attaccare obiettivi infrastrutturali con un «rischio elevato» di infliggere danni collaterali ai civili. Il ministero sottolinea poi che la partenza dei russi dal nord dell’Ucraina mostra fosse comuni, l’uso “mortale” degli ostaggi come scudi umani e la pratica di minare le infrastrutture civili.
«Una scuola e due condomini sono stati bombardati in mattinata dai russi a Severodonetsk», nel Lugansk, e «due anziani sono stati salvati», fa sapere il capo dell’amministrazione regionale militare di Lugansk, Serhi Gaidai, su Telegram. “Due condomini nel nuovo quartiere della città, così come un edificio di una scuola superiore, sono stati oggetto di un pesante fuoco da parte dell’esercito russo”, spiega Gaidai.
Le forze russe hanno lanciato nelle ultime ore sette missili nell’area di Mykolayiv, nel sud dell’Ucraina: lo ha reso noto sulla sua pagina Facebook il comando operativo meridionale ucraino indicando che finora non si segnalano vittime. Lo riporta il Kyiv Independent. Mentre Mosca cerca di rafforzare le posizioni delle sue truppe nelle regioni di Mykolaiv e Kherson, osserva il comando, usa gli attacchi missilistici anche per demoralizzare la popolazione.

«A Makariv trovati 133 corpi di persone torturate. Granate nei rifugi»

I soccorritori hanno trovato corpi di persone torturate e uccise a Makariv, nella regione di Kiev, ha scritto in un tweet il ministero della Difesa ucraino definendo il ritrovamento “un nuovo, mostruoso crimine di guerra”. A Makariv, città liberata da pochi giorni, i soccorritori stanno cercando anche le vittime dei bombardamenti russi rimaste sotto le macerie.
«A Makariv, dove il bilancio è salito a 133 morti, ci sono state diverse torture, con cadaveri rinvenuti con le mani legate, e almeno due casi di donne stuprate e poi uccise: una di queste è stata sgozzata. Abbiamo trovato i corpi», riferisce il sindaco di Makariv, Vadano Tokar, all’inviato dell’Ansa a Makariv. Tokar, che è un avvocato e dall’inizio della guerra veste una divisa militare, ha anche riferito di essere stato insignito di una medaglia d’onore da Zelensky dopo l’occupazione dei militari russi. «In alcune case i militari russi hanno lanciato le granate nei rifugi, perché non volevano ci nascondessimo», hanno raccontato gli abitanti di Makariv. Altri hanno anche riferito di «spari alle auto in strada dagli elicotteri dell’esercito russo». «I gruppi di militari si alternavano – spiegano ancora gli abitanti – e gli stessi soldati ci dissero di scappare perché sarebbero arrivati gli “udmurt” e i “buryat”», aggiungono riferendosi all’etnia dei miliziani provenienti dalla zona in cui viene addestrata la brigata dell’estremo oriente russo che avrebbe compiuto i massacri di Bucha.

Johnson vola a Kiev per incontrare Zelensky

«Il primo ministro si è recato in Ucraina per incontrare di persona il presidente Zelensky e mostrare la sua solidarietà al popolo ucraino», ha riferito un portavoce di Downing Street, aggiungendo che i colloqui si concentrano su ulteriori aiuti “militari e finanziari” offerti dalla Gran Bretagna. Johnson è il primo leader del G7 a recarsi a Kiev dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso. Ieri c’era stata la visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
La Gran Bretagna prepara «un nuovo pacchetto di aiuti finanziari e militari» all’Ucraina a testimonianza del suo «impegno verso questo Paese nella lotta contro la barbarica campagna russa». Lo scrive su Twitter il premier Boris Johnson dopo aver incontrato a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Ai russi che hanno scavato le trincee a Chernobyl resta un anno di vita»

«I soldati russi che hanno scavato le trincee vicino alla centrale nucleare di Chernobyl hanno non più di un anno di vita». Lo ha detto il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, secondo quanto riferisce su Twitter il ministero della Difesa di Kiev. 
I soldati russi non sono stati impegnati solo a scavare trincee in una zona altamente contaminata come la foresta intorno alla centrale nucleare, ma hanno commesso anche azioni poco avvedute, come toccare a mani nude materiale radioattivo, racconta un ingegnere ucraino della centrale al New York Times. Un soldato russo di un’unità di protezione chimica, biologica e nucleare ha prelevato a mani nude una fonte di cobalto-60 in un deposito di rifiuti nucleari, esponendo se stesso ad una tale radiazione in pochi secondi da far schizzare il contatore Geiger (strumento di misura delle radiazioni ionizzanti), spiega Valeriy Simyonov, ingegnere capo per la sicurezza della centrale. Non è chiaro, ha aggiunto, cosa sia accaduto all’uomo.

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