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lo scontro politico

Corigliano Rossano, inizia la mobilitazione della politica. FdI e C&P: «Amministrazione fallimentare»

Avviate le grandi manovre in vista delle amministrative 2024. Promenzio: «Ascolteremo i cittadini». Rapani: «Faremo ripartire la fusione»

Pubblicato il: 11/04/2022 – 17:59
di Luca Latella
Corigliano Rossano, inizia la mobilitazione della politica. FdI e C&P: «Amministrazione fallimentare»

CORIGLIANO ROSSANO Non è proprio una coincidenza se opposizioni all’amministrazione Stasi, intra ed extra consiliari, di centrodestra, centrosinistra e civiche, iniziano a darsi appuntamenti pubblici, ad organizzare dibattiti sui problemi della città.
Chi mastica politica sa bene che gli equilibri in consiglio comunale sono sottilissimi – 13 di maggioranza, 12 di minoranza al netto dei franchi tiratori – e che il governo cittadino poggia le sue fondamenta nelle sabbie mobili di una fin troppo umorale amministrazione comunale.
Alla scadenza del mandato sindacale di Flavio Stasi mancano due anni e c’è chi scommette già che saranno difficilissimi da portare a casa. Per tutta una serie di ragioni tra cui il deficit di rappresentatività fuori dalle mura e gli appetiti da placare.
Stasi ha rimpastato la giunta ormai sette mesi or sono ma nessuno avverte quella forza propulsiva che forse anche lo stesso sindaco si attendeva. E non mancano rumors attorno ad uno Stasi “ter” (o qualche testa in predicato di saltare), già preventivato se si fosse consumato l’approdo del sindaco nel Pd. La débâcle alle elezioni a presidente della provincia e soprattutto le dichiarazioni di un big del partito come Francesco Boccia hanno definitivamente chiuso ad ogni dialogo, anche se Stasi ha una sua fedelissima candidata alla segreteria del Pd al congresso cittadino (previsto sulla carta tra il 6 e l’8 maggio prossimi).

Inizia la mobilitazione

Nel fine settimana appena concluso Fratelli d’Italia ha organizzato un dibattito sulla fusione. “Fusione o confusione?” era il tema dell’incontro in cui i partecipanti hanno certificato – dal loro punto di vista – il fallimento pressoché totale dell’amministrazione Stasi, definita quale ultimo rigurgito di grillismo, della sterile protesta senza proposta.
Dall’altra parte della staccionata (politica), domenica scorsa, Civico e Popolare, movimento politico sorto attorno a Gino Promenzio, che alle ultime elezioni aveva ottenuto il 28% dei consensi, ha inaugurato un punto di ascolto con i cittadini.

Il centrodestra: «Certificato il fallimento di Stasi»

«Non sta fallendo il progetto di fusione: il problema è questo governo cittadino che non ha alcuna visione – ha detto l’ex parlamentare e dirigente del partito della Meloni, Giovanni Dima –. L’amministrazione avrebbe dovuto aprire ad un periodo costituente, coinvolgendo le opposizioni. Nel Palazzo di Città si respira un clima di incertezza, quell’incertezza che si predica anche non riuscendo a redigere lo statuto. Questi sono e saranno cinque anni persi, affogati dalla pochezza delle idee, da una visione non politica e per nulla strategica che sta riducendo il dibattito a chi era favorevole alla fusione e chi no».
«Abbiamo chiarito che la fusione in sé sta già offrendo i suoi frutti come le elevazioni della compagnia dei carabinieri a reparto territoriale, quella che presto si verificherà anche in commissariato, la sede Inps elevata a rango provinciale, il treno Frecciargento, la discussione in atto attorno al restyling della statale 106: tutti argomenti in cui l’amministrazione comunale non ha alcun merito. I cittadini – ha sottolineato Ernesto Rapani, dirigente e membro dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia – non notano nulla ed entrano in confusione. L’obiettivo del dibattito era chiarire che la fusione ha già portato i suoi frutti: adesso la necessità è quella di ri-partire per far decollare definitivamente questo processo».
«Il fallimento di questa amministrazione è totale – ha poi sottolineato Giuseppe Turano, commissario cittadino di Forza Italia – ha colpito di una fase di grillismo acuto e dimostrato tutti i limiti della protesta fine a sé stessa».
Al dibattito ha partecipato anche Stefano Mascaro. L’ex sindaco di Rossano ha mosso critiche all’indirizzo dell’amministrazione con argomenti quali la mancata approvazione dello statuto a 34 mesi dall’insediamento, l’eccessivo ricorso ai dirigenti nominati, i concorsi. Anche l’Udc era presente con il commissario cittadino Giovanni De Simone, che anche a nome di tre consiglieri comunali ha sottolineato «l’inconsistenza politica della proposta Stasi».

Promenzio: «Civico e Popolare si candida a governare la città»

Il movimento civico – è ormai certo – riproporrà l’idea di una «città a misura di bambino» alle prossime amministrative previste nella primavera 2024. All’incontro ha partecipato anche il sindaco di Spezzano Albanese, Ferdinando Nociti, sconfitto alle ultime “presidenziali” anche per via della candidatura di Stasi. L’ex facente funzioni di presidente della Provincia ha puntato le attenzioni sulla centralità della Sibaritide e della città di Corigliano Rossano.

CIVICO & POPOLARE | Gino Promenzio

«Abbiamo aperto il punto di ascolto di Civico e Popolare – ha detto Gino Promenzio –perché ce lo chiedono i cittadini: è l’esigenza di un luogo fisico che esca fuori dalla eccessiva “socializzazione” del dibattito politico. Non abbiamo mai smesso di farlo, torniamo a guardare in faccia i cittadini e ad essere materialmente a loro disposizione nella denuncia dei problemi, nella proposta e nelle idee e che i coriglianorossanesi hanno dimostrato di avere in questi 34 mesi di sofferenza amministrativa. L’azione politica dell’amministrazione comunale è fallimentare. Civico e Popolare continua la sua azione politica e si candida a governare la città mettendo in campo idee e programmi».
«Da mesi i cittadini ci chiedono un rapporto più diretto con noi e il consigliere Promenzio – ha aggiunto la coordinatrice di C&P, Alessandra Capalbo –. Abbiamo aperto questo punto d’ascolto, in centro città a Corigliano, e presto ne apriremo un altro a Rossano per rispondere alle esigenze del territorio ed insieme ai cittadini tentare di costruire una programma concreto per governare la città». (l.latella@corrierecal.it)

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