VERONA «La Calabria, in questi anni, ha compiuto passi da gigante, ma in linea con la sua storia. Calabria è terra di vino, è terra di eccellenze». Lo ha dichiarato il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, dopo aver visitato gli stand calabresi al Vinitaly.
«Negli ultimi anni il vino italiano ha raggiunto valori molto importanti in termini di qualità prodotta e, soprattutto, di export. I dati che emergono da tutte le analisi estrapolate da Vinitaly – ha spiegato il massimo rappresentante dell’organizzazione agricola – mostrano un settore in salute. Stiamo vivendo una stagione straordinaria; l’emergenza Covid prima e il conflitto russo-ucraino oggi pongono delle domande e dei dubbi, ma sono convinto che gli imprenditori, soprattutto quelli vitivinicoli, quelli vocati al mercato, supereranno questo momento. Dovremo capire come posizionarci dopo la crisi perché i dati che emergono da Vinitaly dimostrano una forte attenzione del mercato nei confronti dei prodotti italiani».
«In questo momento la Calabria è quella parte di Sud che più di altre riesce ad essere attrattiva e ad offrire un prodotto unico. Vanta tutte le caratteristiche per vincere le sfide lanciate dal mercato. Però bisogna crederci ed è fondamentale l’azione delle istituzioni. Mai come in questo momento – ha detto ancora Massimiliano Giansanti – abbiamo bisogno di ritrovare attorno all’agricoltura, all’agroindustria, al sistema vino Italia, un grande progetto di rilancio del settore. Ma c’è bisogno di concretezza. Ci attendono delle sfide importanti: la politica europea, nazionale, regionale deve aiutare l’impresa agricola italiana a rilanciare ancora di più. L’agricoltore non ha nulla da farsi perdonare ma ha un grande difetto, produrre in silenzio. Quel sano orgoglio e quel sano protagonismo vanno esaltati; è arrivato il momento di accompagnare i nostri agricoltori nel mercato».
Nelle produzioni olearie, «dobbiamo rileggere la storia degli ultimi vent’anni». «Si è deciso che il settore non era così importante come avrebbe meritato e così negli anni abbiamo perso il protagonismo dell’olio italiano sul mercato, a vantaggio degli spagnoli. Abbiamo ancora la possibilità di ripartire, di restituire forza ad un settore che in Calabria è importante, ma servono visione e strategia. Servono fatti, evidenze, concretezze – ha concluso il presidente di Confagricoltura – affinché gli imprenditori possano continuare a produrre per rispondere alla domanda di olio italiano».
«L’azione di coordinamento e di ascolto delle istanze che provengono dal mondo agricolo – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo – devono essere mediate attraverso le organizzazioni datoriali di grande rilievo. Le presenze del presidente nazionale e del presidente regionale di Confagricoltura impreziosiscono l’esperienza calabrese al Vinitaly. Con Massimiliano Giansanti e Alberto Statti siamo in continua sintonia, perché ascoltiamo le loro istanze e quelle del mondo agricolo che giungono attraverso la loro voce, per poi tradurle in atti concreti. Certo, abbiamo un rapporto diretto con le aziende – ha chiosato Gallo – ma non possiamo dimenticare le istituzioni del mondo datoriale ed in particolare del settore agricolo».
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