COSENZA Il gup del tribunale di Paola ha assolto per «per non aver commesso il fatto» l’ex sindaca di San Nicola Arcella Barbara Mele (difesa dagli avvocati Giorgio Cozzolino e Vincenzo Adamo) coinvolta nell’inchiesta “Archimede” coordinata dalla Procura di Paola guidata da Pierpaolo Bruni ed eseguita dai militari della Compagnia Carabinieri di Scalea. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto il rinvio a giudizio per tutti gli altri imputati: Tiziano Torrano; Pasqualino De Summa; Albina Rosaria Farace; Ritondale Enzo; Giuseppe Maurizio Arieta; Vincenzo Cristofaro; Alberto DeMeo; Francesco Astorino; Giovanni Amoroso; Giovanni Palmieri; Maria Mandato; Giuseppe Antonio Oliva; Virgilio Cordero; Vincenzo Perrone; Francesco Fullone; Renato La Sorte.
L’indagine ha ad oggetto una serie di presunti illeciti riguardanti procedure ad evidenza pubblica nel settore della depurazione. Chi indaga è convinto di aver scoperto presunte condotte collusive e fraudolente finalizzate ad avvantaggiare uno o più operatori economici con riguardo ad appalti e affidamento di servizi in diversi comuni dell’Alto Tirreno Cosentino tra cui San Nicola Arcella, Diamante e Buonvicino, anche in violazione dei criteri di rotazione nell’affidamento di lavori e aggirando il dovere di effettuare indagini di mercato.
Gli avvocati Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino soddisfatti per l’esito, rilasciano la seguente dichiarazione: «Abbiamo sempre creduto nell’assoluta liceità delle condotte della nostra assistita, anticipando persino le tappe del procedimento attraverso la richiesta del giudizio abbreviato. Un approccio sereno alla lettura dell’intero fascicolo d’indagine, integrato dalle produzioni difensive, ha permesso di ottenere questo risultato, che restituisce onore alla storia familiare e di amministratore di Barbara Mele». (f. b.)
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