CATANZARO Sarà una sfida a tre. Dopo il primo “turno”, la Quinta commissione del Csm proporrà al Plenum tre nomi: sono quelli del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri (che ha ottenuto due voti), dell’aggiunto della Procura nazionale antimafia Giovanni Russo (due voti anche per lui) e di Giovanni Melillo, procuratore di Napoli, che ha ottenuto un solo voto.
A favore di Gratteri hanno votato il togato Sebastiano Ardita e il laico Fulvio Gigliotti. Per Russo invece il consigliere di Magistratura Indipendente Antonio D’Amato e il laico di Forza Italia Alessio Lanzi. Per Melillo la togata di Area Alessandra Dal Moro. Mentre si è astenuto il consigliere di Unicost Michele Ciambellini.
La votazione riserva una sorpresa: alla vigilia Melillo era accreditato di un numero superiore di voti. Ora, ai primi giorni di maggio, il Plenum voterà per i tre proposti (Gratteri, Russo e Melillo); successivamente ci sarà il ballottaggio tra i due che totalizzeranno più voti. Siamo alla stretta finale, dunque, della tornata che – una volta conclusa – avvierà un effetto domino in alcune tra le Procure più importanti del Paese. Nei giorni scorsi il Csm ha impresso un’accelerazione sulla scelta del successore di Federico Cafiero de Raho, con le audizioni, in Commissione Direttivi, dei sette candidati, inizialmente convocate per il 12 aprile. Un segnale della volontà di stringere i tempi, considerata l’importanza e la delicatezza del posto da ricoprire, rimasto senza titolare dallo scorso febbraio. (redazione@corrierecal.it)
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