CATANZARO «La Calabria ha perso 104 milioni di euro del Pnrr destinati a ripristinare la rete idrica calabrese, che nella situazione attuale perde circa il 46 per cento di acqua potabile, un dato eclatante anche a livello europeo. Dunque è comprensibile la necessità del presidente Occhiuto di agganciare in tempi brevi i bandi che sono fonte primaria di risorse da investire». E’ il commento di Santo Biondo, segretario generale Uil Calabria, ai microfoni del TgR, sulla “Multiutility”, la legge sulla gestione di acqua e rifiuti che ieri è stata bloccata dalla minoranza. Per Biondo bisogna procedere nella direzione delle legge proposta del governo regionale «l’ambiente è uno dei settori che manifesta i più gravi disservizi e una forte infiltrazione della criminalità organizzata» ma una proposta di legge può diventare la giusta soluzione al problema solo «attraverso il coinvolgimento dei sindaci».
Il lavoro è un’altra nota dolente del territorio regionale e gli enti che dovrebbero garantire l’offerta occupazionale, i centri per l’impiego, spesso risultano chiusi o funzionano male. «Ci sono 70 milioni nei prossimi anni dal programma Gol destinati alla nostra regione per l’informatizzazione dei centri e per la professionalizzazione dei dipendenti. In più ci saranno le risorse per le nuove assunzioni, fondamentali per rilanciare i centri dell’impiego che sono diventati il simbolo del mancato sviluppo delle politiche attive in questi anni. Ad occhiuto abbiamo chiesto di procedere a sviluppare la macchina delle assunzioni in questo settore».
Il 21 aprile a Roma si terranno gli stati generali tra i sindacati e la Regione Calabria: «E’ la prima volta che c’è una disponibilità del genere da parte della Regione, tra i temi principali che metteremo sul tavolo: infrastrutture e sanità. Abbiamo chiesto ad Occhiuto di aprire una vertenza con il Governo nazionale sulle infrastrutture, che da troppo tempo trascura questo settore nella nostra regione con notevoli conseguenze. Come azione per la sanità invece abbiamo chiesto di avviare finalmente l’assunzione di medici, infermieri e personale sociosanitario, l’ennesima aggressione che si è verificata all’ospedale di Vibo nei confronti del personale è la testimonianza che la carenza di organico sta diventando uno dei problemi fondamentali del comparto. Senza medici e infermieri, oltretutto, non possiamo garantire Lea, il 21 aprile, dunque, sarà un appuntamento importante per la Calabria» ha concluso Biondo.
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