Mercoledì, 22 Gennaio

Ultimo aggiornamento alle 12:05
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

la storia

Dall’Ucraina alla Calabria per un intervento sulle coronarie: la vita di Roman salvata dall’equipe del “Mater Domini”

Il 26 marzo la partenza da Leopoli dopo «l’arrivo della guerra». Poi l’arrivo a Catanzaro. Indolfi: «La nostra missione è aiutare chi soffre»

Pubblicato il: 14/04/2022 – 13:11
Dall’Ucraina alla Calabria per un intervento sulle coronarie: la vita di Roman salvata dall’equipe del “Mater Domini”

CATANZARO Si chiama Roman ha 62 anni e vive a Leopoli, cittadina Ucraina a 70 chilometri dal confine con la Polonia, il paziente che è stato ricoverato il 4 Aprile scorso presso la Cardiologia dell’Azienda Ospadaliero-Universitaria Mater Domini di Catanzaro. 
Il paziente era in attesa di sottoporsi, nella città ucraina, ad un intervento di rivascolarizzazione coronarica salvavita che avrebbe dovuto effettuare proprio il 4 Aprile. Nessuno avrebbe potuto immaginare quello che sarebbe successo da lì a breve. «Pensavamo fossimo salvi, pensavamo fossimo lontani dalla guerra e invece la guerra è arrivata anche a Leopoli», ha raccontato il paziente che, dal 24 febbraio, ha vissuto quotidianamente sotto il rumore degli allarmi aerei e delle esplosioni a pochi passi dalla propria abitazione. 

Il viaggio della speranza dall’Ucraina alla Calabria

Il 26 Marzo inizia il viaggio di Roman che insieme alla moglie è riuscito a raggiungere il confine con la Polonia e, una volta arrivato a Cracovia, si è imbarcato su un volo diretto a Lamezia Terme per raggiungere una parente per recarsi, su consiglio di una struttura ospedaliera di Bologna, presso la Cardiologia del Policlinico dell’Università di Catanzaro.

Ciro Indolfi

Roman il 5 Aprile scorso è stato sottoposto ad intervento di rivascolarizzazione coronarica percutanea con impianto di sette stent coronarici. Una procedura complessa effettuata dal Professore Ciro Indolfi insieme a tutta l’equipe, composta dai dottori Annalisa Mongiardo e Alberto Polimeni, l’infermiere Antonio Pilò e il tecnico Concetta Procopio, che ha permesso di ridare la vita a Roman che vuole tornare al più presto in Ucraina dal figlio di 25 anni e dai suoi genitori.
«Aiutare chi soffre è stata la missione della nostra Cardiologia da quando sono arrivato in Calabria – ha dichiarato il professor Ciro Indolfi –  e poter dare anche un piccolo aiuto, come in questo caso,  testimonia il volto solidale della Calabria. Possiamo essere orgogliosi di aver  introdotto le tecniche più innovative, come lo stent e le valvole cardiache impiantate senza bisturi, così come è accaduto con quest’ultimo paziente, effettuando più di 40mila procedure invasive e arginando significativamente l’emigrazione sanitaria che era la regola non molti anni fa».

L'offerta informativa del Corriere della Calabria rimarrà gratuita

Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.

La tua è una donazione che farà notizia. Grazie

Il campo è obbligatiorio!
Il campo è obbligatiorio!

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012--2025. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x