COSENZA Una delegazione della Camera penale “Avv. Fausto Gullo”, composta dagli avvocati Pietro Perugini, Guido Siciliano e Valentina Spizzirri, ha visitato, questa mattina, ricevuta dalla direttrice Mendicino insieme alle dottoresse Di Gioia e Scarcello, il carcere di Cosenza, nell’ambito delle attività e delle iniziative tese a riaffermare il valore costituzionale della finalità rieducativa della pena. Il carcere come luogo aperto, come occasione di risocializzazione, di solidarietà e di umanizzazione. Il carcere come luogo di riconoscimento dei diritti e non della emarginazione e della segregazione. Il carcere come luogo di speranza e di costruzione di una nuova vita . Questo lo spirito dell’iniziativa della Camera penale di Cosenza che fa seguito alla precedente visita di Ferragosto e alla sollecitazione per la istituzione dei Consigli di aiuto sociale, finalizzati all’inserimento, nella società, dei detenuti prossimi alla liberazione. Nel corso della visita, che non vuole essere un formale rituale, ma un concreto impegno culturale e sociale, per verificare le condizioni di vita dei detenuti e per sollecitare con forza il rispetto della dignità umana, la delegazione ha avuto modo di verificare una presenza di 234 detenuti su una capacità di 218, con un minimo affollamento; la presenza sotto dimensionata del personale amministrativo e di polizia penitenziaria; la necessità di potenziare i servizi sanitari specialistici; la esigenza di costruire un rapporto più intenso e proficuo tra la società cittadina e la struttura penitenziaria, anche attraverso un potenziamento del volontariato.
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