CATANZARO Il grande cuore dei catanzaresi non delude mai. Il teatro Politeama “Mario Foglietti” ieri sera era pieno di persone che hanno voluto portare il proprio contributo alla battaglia dell’Unicef Calabria a sostegno dei bambini e delle bambine ucraine, acquistando un biglietto dello spettacolo di beneficenza “U figghju & Colacino”, con Enzo e Ivan Colacino. Una testimonianza di come Unicef Calabria, guidata dal presidente Giuseppe Raiola si è spesa sin dall’inizio del conflitto in Ucraina per sostenere i piccoli profughi, ma anche di come gli appelli alla generosità non sono caduti nel vuoto, anzi: da sorriso a sorriso, si moltiplica l’impegno e la solidarietà allargando l’abbraccio dell’accoglienza al popolo ucraino. Quel sorriso che ha cercato di addolcire le giornate nella terra straniera che li ospita con grande amore, e guarda benevola quei bambini che ieri sera erano a teatro, mostrando con orgoglio la bandiera gialla e azzurra del proprio Paese aggredito, colpito, devastato dalla guerra e che loro portano nel cuore e dove vogliono tornare, come spiegano dal palco del Politeama semplicemente cantando l’inno nazionale ucraino. Teatro pieno, quindi, per lo spettacolo presentato dal vice direttore di Catanzaroinforma.it Davide Lamanna (il giornale media partner dell’evento) e organizzato da Unicef con il prezioso sostegno della Fondazione Politeama, del Lions Club Catanzaro Host, e dell’agenzia “Present&Future”. Non ha voluto far mancare il proprio sostegno con la presenza, l’ambasciatore nazionale Unicef, il maestro Michele Affidato, che ha portato i saluti della presidente nazionale Carmela Pace. “Unicef è una grande famiglia – ha affermato Affidato – una famiglia con tanti volontari che in tutto il mondo sostiene progetti per i bambini: il lavoro che stiamo facendo in questa regione è encomiabile e, nonostante la crisi economica che ci attanaglia, la nostra è una regione che risponde sempre con grande generosità. Questa guerra ci tocca da vicino, ma continuiamo ad occuparci di tutti i bambini, non solo quelli ucraini, perché ci sono tanti drammi nel mondo e Unicef c’è sempre”. Presenti anche il presidente del comitato provinciale Unicef di Catanzaro, Costantino Mustari, di Crotone Giusy Regalino e di Cosenza, Monica Perri, oltre che il presidente Lions Club Catanzaro Host Antonio Scarpino, e il direttore della Fondazione Politeama, Aldo Costa, ai quali il presidente Raiola ha voluto indirizzare un sentito ringraziamento nel suo intervento di saluto. “Mykyta (nome di fantasia) è uno dei bimbi Ucraini, che sono stati ospitati nel nostro reparto. Anche a lui abbiamo consegnato la cartolina (quella che riserviamo ai casi più gravi, più particolari) sulla quale avrebbe dovuto riportare un suo desiderio da realizzare – racconta Raiola -. Mykyta ha espresso più desideri che riteniamo non debbano essere svelati. Ha poi chiesto un oggetto, un piccolo sogno che siamo riusciti a realizzare, grazie al progetto “We will make your dream come true” ma, soprattutto, grazie alla generosità di tutti coloro che sostengono l’associazione ACSA & STE Onlus,che opera nei reparti pediatrici dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” della nostra Città Siamo consapevoli di aver fatto pochissimo ma, finalmente, lo abbiamo visto sorridere e, forse per un attimo, (forse è stata solo una nostra illusione) ha dimenticato l’orrore della guerra e il dolore di aver dovuto abbandonare il suo papà, i suoi cari, la sua terra. Oggi più che mai abbiamo imparato che la guerra e lo sdegno per gli orrori compiuti, non possono durare sino a quando durano le immagini televisive che le raccontano, dobbiamo andare oltre”. “La guerra in Ucraina è una guerra combattuta nel cuore dell’Europa (ogni secondo c’è un bambino Ucraino sfollato; sono 7.5 milioni i bambini Ucraini a rischio; di questi 2.5 milioni sono sfollati nel paese e 2 milioni rifugiati nei paesi vicini) – ha detto ancora il presidente di Unicef Calabria -. Ma dovremmo anche rammentare che gli stessi crimini le stesse atrocità sui popoli e sui bimbi vengono ugualmente consumati in altre regioni del modo. Solo per ricordarne qualcuna: Afghanistan, Yemen Siria, Nigeria, Etiopia, Sahel, Myanmar, Iraq, Sudan del sud, Congo, Venezuela. Ogni 5 secondi un bambino muore da qualche parte del mondo, ogni 13 secondi un neonato muore nel primo mese di vita. Vorrei poi ricordare che nel 2021 i migranti morti nel mediterraneo (quelli noti) sono stati 1600 e tra questi tanti, tantissimi, troppi bambini. “Io sono infinitamente grato alla mia regione, a tutti i comitati Provinciali dell’Unicef Calabria per la risposta che è stata data in occasione di questa emergenza ma, facciamo in modo che il nostro sdegno non si esaurisca – ha concluso Raiola – , facciamo in modo che finalmente venga aperta una porticina a tutti questi piccoli figli, anche se con un colore della pelle ed un Dio differente, bimbi che quotidianamente bussano alle nostre coscienza solo per acquisire il diritto di vivere, di acquisire il diritto di cittadinanza umana”. Al presidente Raiola, il comitato provinciale di Catanzaro ha voluto donare una targa ricordo proprio per esprimere riconoscimento per quanto ha fatto già in questi primi mesi di operato. Una targa ricordo, consegnata dal maestro Affidato, anche alla professoressa Anna Maria Fonti Iembo, già presidente Unicef che si è dedicata per anni ai bambini e all’organizzazione con grande dedizione.
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