CATANZARO «Leggo con grande stupore dagli organi di informazione le risibili dichiarazioni del comitato elettorale per Valerio Donato Sindaco di Catanzaro». È quanto afferma in una nota il presidente della Commissione regionale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, Giuseppe Gelardi.
«Donato – prosegue Gelardi – che è persona per bene e che bene potrebbe governare la sua città dovrebbe spiegare al suo comitato le questioni di cui si parla nella nota: la storia della Calabria e dei suoi morti, la storia di Reggio e le sue battaglie di orgoglio e dignità. Traspare infatti dalla nota del comitato una deficitaria conoscenza dell’architettura istituzionale e regionale. Si palesa in quelle parole una visione distorta della realtà in cui si afferma addirittura che il Consiglio regionale della Calabria dovrebbe ubicarsi a Catanzaro perché là è ubicato il cuore pulsante della burocrazia regionale, ovvero i Dipartimenti della Giunta. Come se il Consiglio regionale della Calabria potesse essere trattato alla stregua della dépendance di una villa Settecentesca. Forse occorrerebbe mandare qualcuno del comitato a quello che una volta si chiamava “il doposcuola” (essendo io stato per lungo tempo preside potrei suggerire qualche valida referenza, naturalmente anche in provincia di Catanzaro) così che possa imparare, e non scordare mai più, che la prima Istituzione regionale della Calabria è proprio il Consiglio Regionale, vero cuore pulsante della democrazia calabrese».
«Non si capisce poi – continua Gelardi – da dove deriverebbero i millantati risparmi sbandierati a modo drappo rosso da corrida per eccitare la fantasia di qualche urlatore di strada. Si parla ancora di riunire Consiglio e Giunta in un’unica sede: Catanzaro. Ma Catanzaro è una città non una sede, e questo non è difficile da capire, soprattutto per chi si propone di aiutare un candidatosindaco di spessore a vincere una campagna elettorale. Insomma questa boutade non è certo degna di un candidato sindaco di Catanzaro, caro Donato. Chiami i suoi a raccolta e “tiri qualche orecchia” se è il caso. Spieghi a qualcuno dei suoi sostenitori – conclude Gelardi – che non è mai tardi per imparare. Soprattutto dai propri errori. Sono sicuro che anche i cittadini di Catanzaro lo apprezzeranno. Le auguro di diventare Sindaco».
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