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Comunali di Catanzaro, “manovre” sotterranee nel centrodestra: fibrillazioni nella coalizione di Donato

“Scricchiolii” nell’ampio schieramento che sostiene la candidatura del docente universitario. E resta ancora in stand by Fratelli d’Italia

Pubblicato il: 17/04/2022 – 20:01
Comunali di Catanzaro, “manovre” sotterranee nel centrodestra: fibrillazioni nella coalizione di Donato

CATANZARO Una pausa di riflessione quanto mai opportuna. Dopo il primo confronto tra i candidati sindaco il weekend pasquale servirà alla politica di Catanzaro per serrare i ranghi, ricaricare le pile, schiarirsi le idee e programmare le due prossime settimane, quelle che porteranno alla composizione delle liste. Perché negli ultimi giorni il quadro politico, già abbastanza confuso, si è ulteriormente frastagliato, soprattutto nell’ambito dello schieramento a sostegno della candidatura a sindaco del docente universitario Valerio Donato, la “grosse koalition” nella quale sono finora confluiti ex Pd e/o ex “centrosinistri” ma anche quasi tutto il centrodestra, compresi i partiti “ufficiali” di Forza Italia, Lega e Udc. L’oggettiva eterogeneità dell’aggregazione – spiegano molti osservatori politici – starebbe in effetti determinando le prime fibrillazioni nell’aggregazione Donato. Soprattutto, i radar degli analisti avrebbero intercettato, nei meandri della politica cittadina, alcune manovre nel campo del centrodestra da parte di pezzi dell’area forzista e dell’area centrista che starebbero lavorando sottotraccia per vedere se è ancora praticabile un’opzione di coalizione classica, anche alla luce del permanente “temporeggiare” di Fratelli d’Italia. In più, alcune novità dell’ultima settimana starebbero contribuendo a rendere la situazione ancora più magmatica: a esempio, l’ingresso in “Noi con l’Italia” dell’ex leader territoriale di Forza Italia Mimmo Tallini, che, insieme a tanti orami ex azzurri, non sta facendo mistero di guardare con interesse alla candidatura a sindaco di Antonello Talerico dopo che con Donato sono volati stracci e polemiche, così com’è avvenuto del resto tra Donato e il sindaco uscente (dopo quasi 20 anni) Sergio Abramo. Anche l’Udc al suo interno vivrebbe una dialettica interna che renderebbe meno granitico l’endorsement a Donato. In più, la polemica scatenata dalla sortita del comitato elettorale di Donato, contrario allo sdoppiamento istituzionale della Regione (Giunta a Catanzaro-Consiglio a Reggio) avrebbe ulteriormente sgranato il campo del centrodestra: più che le furiose reazioni arrivate da big della coalizione del Reggino, che pure hanno fatto rumore, agli osservatori politici non è sfuggito il “peso” politico della “bacchettata” del presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, della Lega, a Donato e al suo entourage, che Mancuso sostiene ufficialmente. È anche vero che dal gruppo di “Alleanza”, aggregazione che fa capo allo stesso Mancuso, sono arrivati apprezzamenti per la presa di posizione dei donatiani, ma intanto la nota di Mancuso ieri ha provocato nello schieramento più di un sussulto. E ancora, a creare un po’ di trambusto è stato anche lo stesso Donato, che ha “avvisato” gli alleati a non fare fughe in avanti nella composizione delle liste e nella scelta dei candidati consiglieri prima che se ne occupi il tavolo della coalizione: un modo, per Donato, di mettere dei paletti e tenere al guinzaglio il suo schieramento riparandolo anche da sgradite sorprese, ma anche anche questa linea del candidato sindaco avrebbe fatto storcere il muso a tanti. E infine, c’è il capitolo Fratelli d’Italia, che ancora non ha deciso cosa fare: in tanti sostengono che i meloniani alla fine potrebbero anch’essi avvicinarsi a Donato ma intanto il via libera non arriva nonostante sia dato per imminente da buone due settimane. La coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia Wanda Ferro ha detto, tempo fa, che per la scelta del candidato sindaco si guarderà anzitutto alla qualità e che l’obiettivo resta l’unità del centrodestra, ma ha anche detto che per le Comunali di Catanzaro il percorso sarà da condividere con i vertici nazionali di FdI, a partire dalla leader Giorgia Meloni: e FdI notoriamente diffida di coalizioni eccessivamente variegate. Ma anche in Fratelli d’Italia non mancano le fibrillazioni, considerando che nel gruppo “Venti da Sud” che fa capo al consigliere regionale Antonio Montuoro in parecchi spingono per rompere gli indugi e chiudere l’accordo con Donato. Insomma, grandi “manovre” nel centrodestra e qualcuno sussurra che i giochi ancora non siano del tutto fatti e il perimetro delle coalizioni non sia affatto definito, anche se buona parte degli analisti politici catanzaresi ritiene che alla fine, anche per il fatto che le lancette corrono inesorabilmente, non dovrebbero registrarsi particolari sconvolgimenti rispetto alla situazione che si è configurata finora. (a. c.)

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