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Il diario della guerra

Il martirio di Mariupol: «Russi pronti allo sbarco». Stop ai corridoi umanitari

Scaduto l’ultimatum russo agli assediati. Nessun accordo sul cessate il fuoco per sfollare i civili

Pubblicato il: 17/04/2022 – 13:00
Il martirio di Mariupol: «Russi pronti allo sbarco». Stop ai corridoi umanitari

KIEV L’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Puntin è giunta al suo 54esimo giorno. Ed è lo scontro attorno a Mariupol dove si concentra l’ultima battaglia per la conquista finale della città martire. Assediata da settimane Mosca ha già annunciato di aver preso la città dopo aver «annientato tutte le truppe ucraine», ma sacche di resistenza per la difesa di Mairiupol sono ancora presenti nell’acciaieria di Azovstal. I russi hanno lanciato sulla città l’ultimatum. Intanto gli attacchi dell’esercito di Mosca si registrano anche su altri centri. Le sirene d’allarme antiaeree stanno risuonando stamattina in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

Kiev: «I russi preparano un possibile sbarco a Mariupol»

Le forze russe potrebbero essere impegnate in queste ore nei “preparativi» per uno sbarco nella città portuale ucraina di Mariupol. In un aggiornamento sulla situazione sul terreno, il viceministro della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha infatti affermato oggi che il suo dicastero sta «verificando» informazioni giunte a Kiev su «preparativi nemici per un’operazione di sbarco navale» nella città assediata. Lo riporta Ukrinform.

L’ultima resistenza all’acciaieria Azovstal

Fino a 400 mercenari stranieri che combattono al fianco delle forze ucraine sono stati accerchiati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol: lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Lo riporta Interfax. Come è noto, la grande acciaieria – che con la sua vasta rete di tunnel consente di sfuggire agli assalti nemici – è diventata la base del battaglione nazionalista Azov. Le forze armate russe hanno offerto ai difensori di Mariupol di cessare le ostilità e deporre le armi entro le 6 di questa mattina (domenica) ora di Mosca (le 5 in Italia), garantendo loro, in cambio, la vita. Lo afferma in una dichiarazione il generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale della Russia, che comanda l’assedio di Mariupol.

Bloccati i corridoi umanitari

Le autorità ucraine hanno annunciato la sospensione dei corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dall’Ucraina orientale, per mancanza di un accordo con l’esercito russo sul cessate il fuoco. «Questa mattina non siamo riusciti a negoziare un cessate il fuoco sulle vie di evacuazione con gli occupanti. Ecco perché, sfortunatamente, oggi non apriremo corridoi umanitari», ha detto su Telegram il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk.

Zelensky: «Genocidio dei russi in Ucraina»

«La Russia in Ucraina sta commettendo un genocidio. Non uccidono soldati, uccidono civili». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista alla Cnn che andrà in onda in versione integrale alle 9 (le 15 in Italia) di oggi (domenica 17 aprile). «Abbiamo prove audio e video in cui si sentono i russi dire che ci odiano e che ci distruggeranno», ha detto ancora Zelensky nelle anticipazioni trasmesse dalla all news americana.

Abramovich a Kiev

Il miliardario Roman Abramovich si è recato a Kiev nel tentativo di riprendere i colloqui di pace tra Russia e Ucraina, che si sono bloccati dopo che sono emerse prove delle atrocità russe contro i civili ucraini. Lo riferiscono all’agenzia Bloomberg fonti informate. Un portavoce del miliardario russo ha smentito che si trovi in Ucraina. Abramovich avrebbe avuto un incontro con i negoziatori ucraini per discutere i modi per rilanciare i negoziati. Il miliardario russo, che un legame di lunga data con Vladimir Putin, ha agito come mediatore sin dall’inizio della guerra su richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Arrivate nuove armi americane in Ucraina

Le prime armi dell’ultimo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari forniti dagli Stati Uniti a Kiev «sono iniziate ad arrivare». Lo ha riferito un funzionario della Casa Bianca alla Cnn.

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