Le criptovalute si confermano uno degli asset più popolari e apprezzati del momento, una tecnologia che è qui per restare nonostante i soliti scetticismi. Secondo lo studio Cryptocurrency Landscape Report di Morningstar, le criptovalute sono il quarto asset finanziario più gettonato tra gli investitori, dietro appena ad azioni, fondi comuni e obbligazioni.
La crescita negli ultimi anni è stata enorme, considerando che soltanto sette anni fa la capitalizzazione complessiva dei crypto token era di poco superiore a 5,2 miliardi di dollari, mentre a gennaio 2022 aveva superato i 1.700 miliardi. Eppure, in tanti hanno tentato di sfruttare le criptovalute per cercare arricchirsi in fretta, seguendo un approccio di breve termine che oggi appare ormai obsoleto e inadeguato.
I crypto asset offrono senz’altro innumerevoli opportunità per gli investitori, tuttavia bisogna innanzitutto conoscere queste tecnologie, informarsi bene e comprendere i progetti che stanno dietro le monete virtuali, le reti blockchain, gli NFT e la finanza decentralizzata. Il quesito da porsi in queste circostanze non è tanto quanto salirà il prezzo di Bitcoin o Ethereum, ma quale sarà il ruolo di ogni criptovaluta nei prossimi anni.
Un approccio costruttivo agli investimenti criptovalutari richiede una visione di medio/lungo termine, partendo dallo studio delle tecnologie crypto e l’analisi dei fondamentali di ogni progetto. Un esempio è il portafoglio crypto di criptovaluta.it, una selezione di criptovalute scelte per il loro reale potenziale da un team di professionisti, dopo attente analisi e studi approfonditi per individuare i progetti più validi e con prospettive reali di crescita nel mondo economico e finanziario.
Ad esempio, se è pur vero che Bitcoin rimane la principale criptovaluta sul mercato, allo stesso tempo è innegabile come la distanza con altri crypto token si sia assottigliata negli ultimi due anni. Lo prova Ethereum, la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato dopo Bitcoin, oggi sempre più valutata non per le sue performance finanziarie ma per il suo ruolo utile e funzionale, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli smart contract.
Questo cambiamento di prospettiva è fondamentale, infatti le criptovalute sono legate indissolubilmente alla loro tecnologia sottostante, un legame che oggi sta diventando sempre più importante per realizzare analisi e previsioni di più ampio respiro sul mondo crypto. È quanto sta succedendo ad esempio per Cronos, il rebranding di Crypto.com, uno dei principali exchange e piattaforme di trading di criptovalute al mondo, un’operazione che ne ha rafforzato la natura decentralizzata e valorizzato l’ecosistema di CRO.
Un discorso contrario vale invece per Polygon(Matic), una delle criptovalute più performanti del 2021 ma ancora oggi vista soprattutto come Ethereum killer, nonostante le indubbie potenzialità di questo progetto. I limiti in questo caso sono nel posizionamento di Matic e della tecnologia Polygon, il quale dovrà necessariamente staccarsi dall’accostamento a Ethereum e far emergere la sua identità e finalità specifiche e autonome. Una soluzione potrebbe arrivare dallo sviluppo di Polygon ID, un’identità digitale per il Web 3.0 che potrebbe dare alla crypto un’immagine unica allontanando il confronto diretto con Ethereum.
Un altro aspetto da considerare negli investimenti sulle criptovalute è l’arrivo imminente di una serie di regolamentazioni. Il governo inglese sta portando avanti un dibattito su questa questione ormai dal 2018, gli Stati Uniti hanno già applicato una prima tassazione sul possesso di criptovalute, mentre l’Unione Europea è quasi pronta a proporre una legislazione ad hoc che non comprometta l’innovazione ma introduca maggiori tutele per cittadini, imprese e investitori.
Per alcuni analisti la regolamentazione del settore sarà in grado di favorire le criptovalute, accelerandone la diffusione e l’integrazione all’interno dell’attuale sistema economico e finanziario. D’altro canto, non mancano le posizioni critiche verso questa ondata di norme e leggi sulle criptovalute, in quanto secondo alcuni potrebbero limitarne il potenziale dirompente e frenarne la spinta innovativa. Ad ogni modo, delle regolamentazioni sono inevitabili, soprattutto con l’arrivo sempre più vicino delle prime monete digitali di Stato in Nord America ed Europa.
Bisognerà capire come le nuove norme condizioneranno le dinamiche del mondo criptovalutario, quali saranno le crypto in grado di adeguarsi al nuovo scenario e le opportunità inedite che si presenteranno in questo settore. L’unica soluzione per un investitore è puntare sempre sull’informazione di qualità, per non limitarsi a sapere quanto valgono oggi le criptovalute, ma andare oltre ed essere indipendenti nelle proprie scelte rispetto ai rumors e alle indicazioni di falsi guru ed esperti crypto dell’ultima ora.
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