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LA VOCE DEI TERRITORI

Lettieri: «Ecco la nostra ricetta per convincere i giovani a restare»

Viaggio alla scoperta di Cropalati. Il sindaco: «Siamo comune rifiuti free con la differenziata al 76%. Primi cittadini siano al centro del Pnrr»

Pubblicato il: 18/04/2022 – 16:15
di Luca Latella
Lettieri: «Ecco la nostra ricetta per convincere i giovani a restare»

CROPALATI Amministrare piccole comunità non è mai semplice. Tamponare le emergenze e governare i processi amministrativi, ancor di più, se in cambio si devono somministrare servizi ai cittadini.
Un grande aiuto potrebbe essere fornito – in questo particolare contesto storico post-pandemico – dalla programmazione Pnrr. Anche in piccole comunità come quella di Cropalati. Centro di mille abitanti nella valle del Trionto, amministrata da otto anni da Luigi Lettieri, ambisce a migliorarsi proprio grazie al contributo che potrà offrire il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Pnrr | «I sindaci devono essere messi al centro»

«Il Pnrr è certamente una risorsa, oltre che un’occasione, per il meridione e per i piccoli borghi in particolare, sperando che il grande clamore – dichiara il sindaco di Cropalati al Corriere della Calabria – non si trasformi in una bolla di sapone. Il deficit strutturale, le poche e spesso inadeguate risorse interne alle amministrazioni locali, rendono questa sfida molto ardua. Ma non possiamo davvero perdere questa occasione. Dobbiamo concentrare le energie e sfruttare il più possibile i bandi a disposizione, anche consorziando gli enti nella progettazione e nella pianificazione territoriale. Dovremmo evitare la rincorsa al progetto singolo ed isolato, per privilegiare interventi che favoriscano lo sviluppo complessivo. Ma per far ciò chiediamo maggiore sburocratizzazione della pubblica amministrazione. I sindaci devono essere messi al centro della programmazione Pnrr, perché conoscono i territori, sono in prima linea, hanno contezza dei bisogni primari e delle infrastrutture necessarie ed attese. Il gap con il resto d’Europa va colmato adesso, non ci sarà una seconda chiamata, un appello successivo».

Spopolamento | «L’impegno è convincere i giovani a restare»

Come un po’ tutte le aree interne della Calabria, il primo, più grave problema è la sopravvivenza stessa del borgo, tentando di arginare lo spopolamento. «È dovuto a tanti fattori, i bassi livelli occupazionali, le carenze infrastrutturali, le scarse opportunità per i giovani, i pochi servizi essenziali. La sommatoria di tutti questi elementi spinge giovani e meno giovani a trasferirsi altrove. La situazione economia unita ad un drammatico calo demografico rischiano di far scomparire i piccoli comuni. Lo spopolamento – prosegue Lettieri – si può contrastare con politiche di sviluppo mirate che consentano alle nuove generazioni di restare nelle terre d’origine. Servirebbero maggiori trasferimenti di risorse dallo Stato ai piccoli comuni per garantire i servizi minimi. In questi anni l’amministrazione comunale ha messo in campo politiche di contrasto allo spopolamento. Dalla ristrutturazione con efficientamento energetico e sismico dell’edifici scolastici, alla creazione di spazi pubblico-socio-integrativi. Abbiamo lavorato per la sicurezza e dotato il comune di un sistema di illuminazione pubblica di ultimissima generazione, totalmente a led e di un impianto di videosorveglianza nei principali punti di accesso. Puntiamo al teatro comunale ed a valorizzare la biblioteca civica, già inserita nel circuito delle biblioteche nazionali riconosciute. E poi lo sport con impianti ristrutturati e moderni e gli spazi ludici per bambini. A Cropalati tentiamo, tra le mille difficoltà, di garantire il più possibile le migliori condizioni che invoglino soprattutto le nuove giovani coppie a restare».

Sanità | «Velocizzare l’inserimento dei medici di base»

Ma per restare a Cropalati, come in un qualunque altro borgo delle aree interne calabresi, necessiterebbero servizi sanitari di base «spesso completamente cancellati, come la gestione sanitaria, molto carente».
«Ogni giorno – sottolinea il primo cittadino di Cropalati – assistiamo alla momentanea sospensione o accorpamento del servizio di guardia medica, mentre gli ospedali del territorio sono cronicamente al collasso. Questo territorio ha subito la chiusura dell’ospedale di Cariati ed il ridimensionamento dei reparti dello spoke di Corigliano Rossano. In più i medici di base nei piccoli comuni vengono sostituiti con molta lentezza. È, dunque, davvero molto difficile fornire risposte. Qualche soluzione tampone potrebbe essere rappresentata dalla riapertura dei presidi ospedalieri di Cariati e Trebisacce, per alleggerire Corigliano Rossano e velocizzare proprio l’inserimento dei medici di base nelle zone carenti».

Rifiuti | «Differenziata al 75,6%. Per il secondo anno siamo comune rifiuti free»

A Cropalati, come in tutti i piccoli comuni, però, non ci sono solo problemi. Da due anni è comune “rifiuti free”. Un vanto per Luigi Lettieri che rimane comunque critico per come la Regione gestisce il ciclo dei rifiuti. «Non vedo soluzioni a breve termine, se non spendere tanti soldi per spedire lo scarto finale fuori dalla Calabria. La Regione ha consegnato all’Ato, quindi ai comuni, la gestione del nulla, tra impianti pubblici obsoleti come Bucita, la carenza di discariche ed un termovalorizzatore che funziona a scartamento ridotto».
«Cropalati – prosegue – nonostante la piena emergenza rifiuti che ha colpito la provincia di Cosenza e lo Jonio cosentino, non ha mai subito interruzioni al servizio di raccolta. Questo è stato possibile grazie alla piena collaborazione dei cittadini che civilmente pongono in essere una raccolta differenziata molto efficace, unita ad una scrupolosa gestione politico-amministrativa. Tutto ciò ha consentito al Comune di Cropalati di essere annoverato per il secondo anno consecutivo tra i comuni rifiuti free con una percentuale di raccolta del 75.6% e con un residuo secco annuo per abitante di soli 68 Kg. La soluzione alla crisi dei rifiuti sarebbe, dunque, quella di incoraggiare la raccolta differenziata di tutti i comuni e creare le infrastrutture necessarie a gestire i rifiuti, chiudendo il ciclo nell’Aro Sibaritide. Solo così si possono contenere i costi e non gravare sui cittadini, già martoriati da tante tasse».

Politica | «La Sibaritide ha sempre mostrato grandi limiti nella rappresentatività»

«Siamo sempre stati mal rappresentati, a tutti i livelli – dice ancora Luigi Lettieri entrando nell’agone politico sibarita –. Ed a dirla tutta non è nemmeno una questione numerica ma qualitativa, perché in questo momento storico vantiamo il più alto numero di parlamentari che questa terra abbia mai avuto. Quindi è un problema di qualità e di visione, miope, negli ultimi trent’anni. Sono sindaco da quasi otto anni e mai, e sottolineo mai, c’è stata una interlocuzione sulla scelta di un candidato o per la creazione di un percorso politico-amministrativo. Si pensa a riempire le caselle, a occupare le poltrone. Anche le ultime elezioni a presidente della Provincia sono state un’occasione persa per la Sibaritide».
«Il sindaco di Corigliano Rossano – sottolinea Lettieri – è stato l’unico ad aprire un confronto con i territori e più che una candidatura di rottura, come leggo, quella di Flavio Stasi è stata una candidatura sorta dal confronto. Non una ratifica di decisioni politiche romane, ma una scelta nata dal basso. Il risultato delle ultime elezioni provinciali è stato evidente e scontato, per l’arroganza di alcuni gruppi politici refrattari a mettersi in discussione. Noi sindaci – conclude il sindaco di Cropalati, Luigi Lettieri – siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità ed a metterci in gioco ma vogliamo dire la nostra, partecipare ai processi decisionali. Solo così la Sibaritide potrà acquisire centralità e scrollarsi di dosso l’etichetta di periferia». (l.latella@corrierecal.it)

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