Se il compito della politica è quello di gestire la cosa pubblica, bisogna che si capisca quale strada si ha il dovere di imboccare perché sia percorsa nel migliore dei modi. Oltre alla preparazione, ciò di cui non si può prescindere sono le idee da attuare per migliorare Catanzaro e il suo territorio. È una condizione essenziale che deve essere presente nel “dna” di ciascun cittadino, sia che abbia scelto di candidarsi, sia che si rechi al seggio elettorale per esprimere il voto.
Forse non è superfluo ricordare che cos’è la “scelta” che si compie vergando la scheda con il nominativo del candidato preferito. Scegliere significa essere convinti dell’indirizzo politico, che poi è la sintesi della condotta sociale anche in una città come Catanzaro; ma è anche la responsabilità di ciascuno nell’anteporre esigenze generali a quelle particolari. La democrazia, d’altronde, non è altro che una formula che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ciascuno cittadino piena uguaglianza nell’esercizio di un atto che nessuno gli concede perché gli è riconosciuto dalla Costituzione.
Anche un’assemblea comunale è luogo di sintesi politica rispetto agli interessi generali e a quelli particolari. Prova ne sia che anche i consiglieri comunali, come i parlamentari, sono custodi di quegli interessi che sono incompatibili con l’idea che ciascuno possa essere “mandatario” solo dei propri elettori. È bene rammentare che ogni amministrazione locale si basa sulla sovranità popolare che garantisce a ciascun cittadino la partecipazione, in piena uguaglianza, al potere pubblico.
Ecco, forse così si capisce quanto sia particolare la scelta del candidato. È un lavoro che presuppone un impegno civico, critico e ideologico. Cercare la persona giusta che possa ricoprire un ruolo pubblico è un lavoro che presuppone impegno, che non può essere lasciato al caso, men che meno ad una raccomandazione; un impegno che necessita di valutazioni serie, da cui dipende il cammino della Città e il benessere dei suoi abitanti.
Non ci sono alternative alle scelte intelligenti per cercare di dare elementi nuovi e fondamentali a Catanzaro; scelte che abbiano la forza di tenere insieme le risorse di cui la città dispone e che attendono ancora di essere considerate.
Un tempo si diceva: la persona giusta al posto giusto! Per sottolineare le capacità personali e professionali di coloro che si propongono di rappresentarci. Oggi, che quelle parole sembrano cadute in disuso, è persino difficile pensarle; eppure esse rimangono fondamentali per tutto, specie se si intende modificare l’ambiente per renderlo accogliente.
Dare a Catanzaro una buona Amministrazione, fatta di persone preparate che a loro volta sono portatori di scelte politiche responsabili, vere, importanti, lontane dall’avvilente principio del “professionismo politico”, significa spianare la strada per assicurare condizioni di vita migliori. C’è bisogno, a tutti i livelli, di una inversione di tendenza rispetto a quanto è improvvisato, impalpabile e imprevedibile come la vita sociale dei catanzaresi.
Ci sono vari modi di declinare il concetto di cittadinanza; tra questi quello di “cittadinanza sociale”, che dà l’accesso non solo ai diritti offerti dal territorio, ma anche alla parità di condizione tra tutti: dalla sicurezza, al diritto al lavoro, al riposo, allo svago, ad un tenore di vita adeguato, al diritto all’istruzione, fino al diritto ai benefici della scienza e della cultura. Sono i cosiddetti diritti universali che spettano a ciascun cittadino in quanto membro della comunità.
Accade però, con sempre maggiore frequenza, che la realtà sia matrigna!
*giornalista
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