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il diario di guerra

Gli 007 ucraini: Mosca ha ordinato di radere al suolo Azovstal

L’ultimo assalto russo alla città martire. Decine di attacchi russi nel Donbass

Pubblicato il: 19/04/2022 – 20:40
Gli 007 ucraini: Mosca ha ordinato di radere al suolo Azovstal

MARIUPOL L’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Puntin è arrivato al cinquantacinquesimo giorno. I russi, secondo fonti militari, hanno attuato la seconda fase della guerra e stanno sferrando un attacco lungo un fronte di 480 chilometri nell’Ucraina orientale nella sua offensiva al Donbass. E a Mariupol si combatte la battaglia contro l’ultima resistenza opposta dagli ucraini asserragliati nell’acciaieria Azovstal.

L’ordine di «radere al suolo» l’acciaieria Azovstal

Si stringe la morsa dell’Esercito russo sull’acciaieria Azovstal di Mariupol e sul Donbass, mentre Mosca espelle 37 diplomatici europei. Il Ministero della Difesa russo continua a lanciare ultimatum agli ucraini che restano asserragliati nell’acciaieria di Mariupol sulla quale, intanto, non cessano i bombardamenti, anche con armi anti-bunker. All’interno vi sarebbero anche un migliaio di civili che Mosca sollecita Kiev a far uscire, accusando gli ucraini di volerli usare come scudi umani. Intanto l’intelligence ucraina diffonde l’intercettazione di una telefonata tra un militare russo e sua moglie in cui sostiene che da Mosca sarebbe partito invece l’ordine di «radere al suolo» l’acciaieria, dove, a suo dire, sarebbero rimasti solo pochi «irriducibili patrioti». L’acciaieria Azovstal di Mariupol è stata «quasi completamente distrutta»: lo afferma Svyatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov, citato da Nexta tv, media bielorusso di opposizione. «Bombe super potenti sono state sganciate sull’impianto e i civili sono sotto le macerie», ha denunciato Palama. Nelle ultime 24 ore la Russia ha aggiunto altri due battaglioni nel Donbass, portando il numero totale a 78. Lo ha detto un alto funzionario del Pentagono in un briefing con la stampa. Secondo la fonte la Russia ha ancora circa il 75% di soldati e mezzi accumulati prima dell’invasione dell’Ucraina

Deputato Kiev: «Bomba su ospedale vicino a Azovstal, in 300 sotto macerie»

«I russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all’Azovstal, a Mariupol. Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini». Lo twitta il parlamentare ucraino Sergiy Taruta. La notizia è stata rilanciata anche dall’agenzia di stampa ucraina Unian ma per il momento non trova altre conferme. Nell’ospedale, secondo Taruta, erano rifugiati i civili «perché non ci sono altri posti dove nascondersi in una città distrutta».

Assalto delle forze speciali russe all’acciaieria di Mariupol

L’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol da parte di gruppi speciali russi è iniziato. Lo ha detto il rappresentante della Milizia popolare del Donetsk Eduard Basurin al canale televisivo Rossiya 24, riportato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Un rappresentante della Milizia ha negato che nell’acciaieria si nascondano anche civili. Invece su Telegram, il Consiglio comunale della città portuale afferma che sono almeno 1.000 i civili che si stanno nascondendo nei rifugi sotto l’acciaieria Azovstal, per lo più donne con bambini e anziani. E il sindaco Vadym Boichenko ha detto che circa 40.000 civili sono stati “deportati con la forza” dalla città verso la Russia o le regioni dell’Ucraina controllate dai russi. Numeri che sono stati “verificati attraverso il registro municipale”, ha spiegato il primo cittadino. 
Un video che mostra donne e bambini ucraini che si rifugiano nel seminterrato dell’acciaieria Azovstal nella città portuale assediata di Mariupol è stato pubblicato su Telegram ieri sera dal battaglione nazionalista Azov. Lo riferisce la Cnn. Il comandante del reggimento, il tenente colonnello Denys Prokopenko, ha anche detto che le forze russe stavano sparando sull’impianto. L’acciaieria è una delle ultime aree sotto il controllo ucraino nella città. 

Mosca: 164mila bambini da Ucraina in Russia da febbraio

«Da febbraio quasi 880mila persone, di cui 164mila bambini, sono arrivate in Russia dall’Ucraina e dalle repubbliche autoproclamate del Donbass». Lo scrive l’agenzia russa Tass citando fonti istituzionali. «Il loro numero è aumentato di quasi 18.000 persone nelle ultime 24 ore.  713.000 persone sono state evacuate in Russia dal Donbass, il resto è arrivato dal territorio dell’Ucraina».

Macron: tornerò a Kiev

Il presidente francese Emmanuel Macron, parlando al canale tv France 5, ha risposto invece a chi gli chiedeva come mai non si rechi a Kiev sull’esempio di altri leader europei. “Ci tornerò, ma per apportare qualcosa di utile: per dimostrare semplicemente il mio supporto non ho bisogno di recarmi lì. Se andrò a Kiev, dovrà essere per fare la differenza”, ha detto Macron aggiungendo di non aver più parlato con il presidente russo Vladimir Putin dalla scoperta delle uccisioni di massa a Bucha e in altre città ucraine.

Sono 5mila i rifugiati negli Usa

Sono saliti intanto a 5.000 i rifugiati ucraini arrivati negli Stati Uniti dall’inizio della guerra, secondo i dati delle autorità americane. La maggior parte è entrata negli Usa tramite i vari programmi varati per accogliere i profughi fuggiti dall’invasione della Russia. Per coloro che sono restati in Ucraina, l’Unicef lancia l’allarme acqua: oltre 4,6 milioni di persone hanno un accesso limitato a questo bene primario a causa della guerra, con oltre sei milioni di persone che lottano ogni giorno per l’accesso all’acqua potabile.  

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