Il boss Angelo Moccia, sua moglie e un imprenditore in udienza dal Papa. È – lo racconta Repubblica – uno dei retroscena dell’inchiesta giudiziaria condotta dai carabinieri del Ros con la Procura di Napoli sul clan camorristico Moccia di Afragola. Il 22 marzo 2017, da quanto emerge dagli atti, Angelo Moccia e la moglie parteciparono a un’udienza da Papa Bergoglio insieme all’imprenditore Giovanni Esposito, ora sotto inchiesta per concorso in associazione mafiosa nel filone dell’inchiesta sugli appalti del settore ferroviario, e alla moglie di quest’ultimo. Agli inizi degli anni ‘90, Moccia era stato uno dei protagonisti della strategia della dissociazione dalla camorra, fortemente osteggiata dalla magistratura napoletana.
Secondo la Procura di Napoli, il boss arrestato oggi, pur sostenendo di essersi allontanato dalla criminalità organizzata che oggi ne ha chiesto e ottenuto dal gip il ritorno in cella, «non solo non si è mai dissociato dal clan ma ne è stato sempre partecipe con il ruolo di promotore». Esposito, anche lui arrestato oggi nel blitz sui Moccia, viene ritenuto dai magistrati un imprenditore di riferimento dell’organizzazione, legato da rapporti di natura anche personale ad Angelo Moccia.
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