CATANZARO Approvati e finanziati, nei giorni scorsi, i progetti aziendali per i tre screening oncologici. Una vera e propria ripartenza per un settore che ha scontato (oltre alle solite lentezze burocratiche) anche il condizionamento di un sistema sanitario rivolto, negli ultimi due anni, prevalentemente a tamponare le ondate Covid. Si riparte dai fondi individuati nel 2015 ma si arriva a una nuova suddivisione rimodulata, secondo i piani comunicati dalle Aziende sanitarie provinciali alla Regione, successivamente riadattati. La pandemia, si legge nel decreto del commissario ad acta Roberto Occhiuto, «ha comportato, tra l’altro, la necessità di riorganizzare l’assistenza territoriale e quella ospedaliera e ha inciso negativamente sulla messa a regime dei percorsi assistenziali per lo screening oncologico di primo e secondo livello (mammografico, citologico e colon-retto); in particolare, le prestazioni di screening di primo livello hanno subito forti ritardi e limitazioni». Lo spirito dell’atto è proprio quello di recuperare il ritardo e ridare slancio alla prevenzione. Queste le cifre destinate ai diversi screening dalle varie Asp dopo la ricezione, da parte della Regione, il 29 giugno 2021, di un elenco di criticità riscontrate che ha portato alla successiva rimodulazione.
All’Asp di Cosenza sono stati assegnati 1.104.338 euro: 555mila andranno allo screening mammografico, 88.500 a quello citologico, 90mila a quello per il colon-retto, mentre vengono calcolati 370mila euro per «ulteriori spese». All’Asp di Crotone sono stati assegnati 343.786 euro: 66.700 per screening mammografico, 50mila per screening citologico, 50mila per colon-retto, 170mila per ulteriori spese. All’Asp di Catanzaro vanno 2.535.836 euro: 732mila per screening mammografico, 247mila per screening citologico, 540mila per colon-retto, oltre un milione per ulteriori spese. Il totale dei fondi assegnati all’Asp di Vibo Valentia è di 762mila euro: 302mila per screening mammografico, 267mila euro per screening citologico, 155mila per colon-retto, 33mila vanno a ulteriori spese. Quasi due milioni di euro andranno invece all’Asp di Reggio Calabria, che investe 643mila euro nello screening mammografico, 242mila in quello citologico, 386 nello screening del colon-retto, mentre 637mila euro sono destinati a ulteriori spese. Il totale delle risorse impegnate nelle Asp della Calabria è di 6 milioni 670mila euro.
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