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La maledizione del Sud in scena per la stagione teatrale dell’Ama Calabria

La rappresentazione a cura del Teatrop è in programma per il 22 aprile, nel cartellone del ricco programma della stagione lametina

Pubblicato il: 20/04/2022 – 16:10
La maledizione del Sud in scena per la stagione teatrale dell’Ama Calabria

LAMEZIA TERME È in programma per venerdì 22 aprile 2022 alle 21 la rappresentazione teatrale de La maledizione del Sud (di e con Pierpaolo Bonaccurso, e con Fabio Tropea) a cura del Teatrop. La performance attoriale è inserita nel ricco cartellone della stagione teatrale lametina, ideata e promossa dall’Ama Calabria con la direzione artistica di Francescantonio Pollice. «La maledizione del Sud”, nel 2012, ha ottenuto il premio della giuria e il premio migliore attore al “Festival Avanti Attori!». «Siamo ben felici di ospitare, nell’ambito della stagione in corso, uno spettacolo prodotto dal Teatrop che è una compagnia storica di Lamezia e di tutto il Sud Italia con quasi mezzo secolo di attività alle spalle».
Così il direttore artistico Francescantonio Pollice che tiene a sottolineare: «I cartelloni che stiamo presentando a Catanzaro, Lamezia e Caulonia, vantano nomi storici del teatro italiano e dello spettacolo internazionale. Tuttavia, non abbiamo esitato a inserire anche artisti e compagnie della nostra terra. Siamo convinti- rimarca Pollice – che la Calabria, nel settore teatrale, musicale e dello spettacolo in genere abbia delle realtà straordinarie che vanno sostenute e supportate con azioni concrete e non solo con mere parole di elogio».
Il protagonista, ispirato dall’incontro con una cantastorie siciliana, fa sua l’antica leggenda di Colapesce. La performance attoriale viene accompagnata da un’originale narrazione musicale, interpretata dal vivo con marimba, didgeridoo, tamburi e bicchieri, che rievocano le sonorità del Mediterraneo. L’attore durante lo spettacolo crea un gramelot calabro-siciliano, per raccontare come Colapesce abbia sposato il mare e come abbia salvato la Trinacria, la sua terra, dallo sprofondamento. Cola incarna l’eroe solitario, spavaldo, allontanato, venerato e martire. Colui che s’allontana dalle certezze della quotidianità per inseguire il suo sogno e che, nonostante ciò, rispetta e sostiene la famiglia e il suo paese nel bisogno. Sconfigge i mostri spezzando le catene dell’orrore e della paura. L’umile e grandiosa vicenda di Cola può essere per tutti, e per i giovani in particolare, il punto di partenza per un tanto auspicato e auspicabile cambiamento… grazie al mito.
Tamburo è voce… battiti di un cantastorie (di e con Nando Brusco) è il passato che riaffiora sulla pelle di un tamburo. Un intreccio di suoni e di storie, di narrazione e ritmo. L’affresco di una Calabria affascinante e contraddittoria. Un viaggio nella memoria orale. Fra mito e realtà. Fra voce e tamburo. Si tratta di un concerto in solo per voce e tamburo. Una performance musicale e narrativa dove il tamburo diventa protagonista, disvelando la sua infinita gamma di timbri e accompagnando così la sua voce negli scenari cantati e cuntati. Ama Calabria si atterrà alle misure disposte dalle autorità nazionali in ordine all’emergenza pandemica consentendo, fino a esaurimento posti, l’ingresso esclusivamente agli spettatori in possesso del Super Green Pass e con l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2.

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