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Il provvedimento

Caro bollette, dal Senato via libera definitivo. Aiuti ad imprese e famiglie

Previsti incentivi per realizzare impianti fotovoltaici. Disposto l’azzeramento degli oneri per il secondo trimestre e il taglio sull’Iva

Pubblicato il: 21/04/2022 – 20:10
Caro bollette, dal Senato via libera definitivo. Aiuti ad imprese e famiglie

ROMA Arriva il via libera definitivo al decreto Bollette che contiene misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Al Senato i voti favorevoli sono stati 207, contrari 38 e nessun astenuto.
Il provvedimento doveva essere convertito in legge entro il 30 aprile, e dispone, tra l’altro, l’azzeramento degli oneri di sistema elettrici e del gas per il secondo trimestre 2022, confermando anche il taglio dell’Iva sul gas.

All’Arera i controlli


Viene affidato ad Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) il compito di rendicontare l’utilizzo delle risorse destinate da Palazzo Chigi al taglio degli oneri generali delle bollette di luce e gas. Analisi che dovrà essere inviata ai ministeri della Transizione ecologica e dell’Economia e alle Commissioni parlamentari entro il 16 maggio. La nuova disciplina prevede rendicontazioni periodiche, distinguendo i comparti elettricità e gas, sulla base dell’emanazione di ulteriori provvedimenti di contenimento dei costi. Il ministero della Transizione ecologica viene quindi chiamato a mettere in campo una strategia contro la povertà energetica, da sottoporre a consultazione pubblica. Il Gestore dei servizi energetici (Gse) potrà acquistare energia da fonte rinnovabile, attraverso contratti di almeno tre anni, per distribuirla a un prezzo fissato per decreto ministeriale in via prioritaria a grandi aziende, Pmi e clienti nelle isole maggiori.

I tagli alle imprese


Il Dl riconosce alle imprese a forte consumo di energia elettrica, che hanno subito un significativo incremento del relativo costo, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022. Il bonus è riconosciuto anche in relazione alla spesa per l’energia elettrica prodotta e auto-consumata dalle imprese energivore nel secondo trimestre 2022. Una misura analoga riguarda anche le imprese a forte consumo di gas naturale, cui va un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 15% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel primo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

I tagli alle imprese


Il decreto lancia inoltre un primo, sostanzioso, pacchetto di semplificazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici. Le procedure autorizzative più snelle, o limitazioni di vincoli, riguardano, tra gli altri, il potenziamento degli impianti già installati, le superfici agricole e le aree urbane storiche. Il provvedimento risulta anche ‘veicolo’ di una correzione al meccanismo della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi. Un emendamento approvato alla Camera eleva da tre a quattro il numero delle cessioni. In particolare, banche e intermediari, ove abbiano esaurito le possibili cessioni, potranno effettuarne una ulteriore in favore di altri soggetti.

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