Ultimo aggiornamento alle 9:16
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

i nodi della sanità

Occhiuto: «Programma operativo al prossimo tavolo Adduce. Sulle vaccinazioni abbiamo un po’ frenato»

Il nuovo piano sarà presentato martedì a Roma ai ministeri vigilanti. Il commissario: «Dobbiamo recuperare terreno sulla quarta dose»

Pubblicato il: 23/04/2022 – 17:08
Occhiuto: «Programma operativo al prossimo tavolo Adduce. Sulle vaccinazioni abbiamo un po’ frenato»

CATANZARO Il nuovo programma operativo della sanità calabrese è pronto e sarà presentato martedì al Tavolo Adduce, il tavolo interministeriale di verifica sull’attuazione del piano di rientro. Lo ha confermato il governatore e commissario della sanità calabrese Roberto Occhiuto, intervenendo alla webconference “Vaccini e cure domiciliari. Cosa c’è da sapere?”, promossa dal Dipartimento Tutela della Salute e Servizi socio sanitari della Regione Calabria insieme al Gruppo tecnico regionale emergenza Covid-19. Nel corso del webinar Occhiuto ha anche evidenziato che in Calabria bisogna «recuperare un po’ il terreno che abbiamo perduto sulle vaccinazioni, soprattutto sulla quarta dose, sulla quale stiamo andando purtroppo un po’ a rilento».

«Medici di famiglia importante infrastruttura»

«I medici di famiglia per me rappresentano una importante infrastruttura del sistema sanitario regionale, assicurando quella capillarità che altrimenti non sarebbe possibile assicurare nella nostra regione, nella quale i presìdi dell’assistenza sanitaria territoriale sono assolutamente carenti: senza di loro non solo è difficile ma quasi impossibile realizzare gli obiettivi di salute, per questo sono loro riconoscente per il lavoro e la presenza anche nelle realtà più difficilmente raggiungibili», ha detto in premessa Occhiuto aprendo la webconference. «L’incontro di oggi – ha affermato poi il commissario – dovrebbe servire a ragionare sulla possibilità, che la Calabria può avere, di segnalarsi una volta tanto come una regione all’avanguardia per la somministrazione dei farmaci antivirali e dovrebbe anche servire a recuperare un po’ il terreno che abbiamo perduto sulle vaccinazioni, soprattutto sulla quarta dose, sulla quale stiamo andando purtroppo un po’ a rilento».
Occhiuto ha quindi ricordato che «mercoledì l’Aia ha autorizzato i i medici di famiglia prescrivere uno dei farmaci antivirali contro il Covid. Prima di questa autorizzazione potevano essere prescritti unicamente da specifici centri, appositamente individuati dalle Regione. Noi, nel rispetto delle linee guida dell’Aifa, abbiamo individuato i centri prescrittori nei quali i pazienti possono accedere in modo semplice e veloce e attraverso i quali sono erogati 800 prescrizioni di soli antivirali in due mesi. Ora le nuove disposizioni autorizzano i medici di medicina generale a effettuare le prescrizioni del farmaco, semplificando ulteriormente il processo per la somministrazione degli antivirali. Con questa webconference l’auspicio è approfondire con gli esperti le modalità per il corretto utilizzo di questi nuovi farmaci». Ancora Occhiuto: «Ho visto una statistica sulla stampa che purtroppo ci segnala come una delle regioni più indietro sulla quarta dose: questa occasione è importante perché l’esperienza della pandemia ha dimostrato in modo ineludibile che la prevenzione e le cure domiciliari rivestono il ruolo principale nella tutela della salute. Su queste attività il governo regionale c’è e le considera strategiche».

«Lavoro intenso sul programma operativo, martedì lo presentiamo a Roma»

Occhiuto ha poi riferito che «con la dirigente generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute Iole Fantozzi lavoriamo fino alle 10-11 di sera, siamo impegnati come sapete nella predisposizione del piano operativo che presenteremo martedì al Tavolo Adduce. Abbiamo fatto un lavoro intenso, non sarebbe stato possibile se non ci fosse stata una squadra, a fianco del commissario, che lo aiutasse e lo sostenesse, sia il capo Dipartimento sia il sub commissario sono stati davvero preziosi come gli altri dirigenti che lavorano nei Dipartimenti di prevenzione e nelle aziende sanitarie della regione». In un video pubblicato in giornata su Instagram poi Occhiuto ha fatto una precisazione: «Leggo qualcuno che si chiede per quale motivo non si apra l’ospedale di Praia a Mare. L’ospedale è aperto. Lo abbiamo aperto durante quest’ultima ondata di pandemia per consentire nuovi posti Covid. Nel Piano operativo che presenteremo martedì prossimo al ministero dell’Economia e a quello della Salute c’è scritto nero su bianco che l’ospedale di Praia fa parte della rete ospedaliera regionale. Oltre a essere dotato dei posti letto ordinati dalla sentenza del Consiglio di Stato, ne avrà ulteriori per il reparto di ortopedia, perché vogliamo farne un centro che si occuperà anche di traumatologia, in quanto pensiamo che questa struttura insiste su un’area in cui questa branca della medicina può essere essenziale. Inoltre – conclude il commissario – abbiamo utilizzato quella sentenza per dire al governo, e lo faremo martedì, che l’ospedale di Praia a Mare non solo va tenuto aperto, ma va reso ancora migliore di quello che la sentenza stessa vorrebbe». (c. a.)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x