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L’analisi

Divario educativo, in Calabria pesa (anche) nello sport

Un minore su due non pratica sport, ultima per numero di edifici scolastici con impianti sportivi e poche aree pubbliche attrezzate. Il Pnrr occasione per riequilibrare il quadro

Pubblicato il: 26/04/2022 – 6:57
di Roberto De Santo
Divario educativo, in Calabria pesa (anche) nello sport

CATANZARO C’è anche la bassa possibilità di praticare sport tra i divari educativi che interessano i giovani calabresi. Ed a pesare maggiormente su questa sperequazione rispetto alle aree più ricche del Paese, la minore disponibilità sul territorio di attrezzature ed impianti idonei. Un rapporto che emerge plasticamente dai dati del Ministero dell’Istruzione confrontati con quelli dell’Istat.
Ebbene in Calabria quasi un minore su due – nella fascia tra i 3 e i 17 anni – non pratica neppure saltuariamente sport, visto che dall’elaborazione solo il 51,5% svolge attività. Ed è anche la regione in Italia con il numero minore di edifici scolastici dotati di palestre o piscine dove poter svolgere attività sportiva: praticamente solo due istituti su dieci dispongono di impianti sportivi. Un dato che assegna la maglia nera alla regione, nella classifica nazionale del tasso di dotazioni sportive. Segnando una distanza siderale con la situazione che vive un giovanissimo residente, ad esempio, in Friuli Venezia Giulia. Qui quasi sei istituti scolastici su dieci hanno adeguate dotazioni sportive. In questa regione i bambini e i ragazzi che fanno sport raggiungono la quota del 71,1%. Dimostrando la stretta connessione tra coloro, giovanissimi, che praticano sport e la disponibilità sul territorio di impiantistica dedicata.

Capoluoghi con poca disponibilità di aree sportive all’aperto

Ma anche passando a setaccio i dati dell’Istat sulle aree sportive all’aperto rispetto al numero di giovanissimi residenti, emerge che quattro delle cinque province hanno una media inferiore a 10 metri quadrati per minore residente. In particolare se la media in Italia è pari a 8,7 metri quadrati di aree sportive all’aperto presenti nei capoluoghi, per giovani sotto i 18 anni, solo a Catanzaro si registra un dato superiore: 12,99 metri quadrati. Ma con Crotone e Reggio che hanno appena rispettivamente 0,75 mq e 0,36 mq. Tassi di presenze di impianti sportivi all’aperto, in assoluto, tra i più bassi in Italia.
Indice che pesa conseguentemente sulla possibilità offerta ai giovanissimi di praticare attività in Calabria. Ed anche qui, a segnale del divario esistente tra le diverse aree del Paese: i capoluoghi del Nord-est posseggono per ogni minore di 18 anni in media 20,4 metri quadrati mentre il Sud si attesta a 4,9.

L’occasione per la Calabria offerta del Pnrr

Un quadro che indica quanta strada debba essere ancora compiuta anche su questo fronte, per garantire pari opportunità ai diritti educativi dei minori in Calabria. Una strada che potrà essere percorsa più agevolmente con il pieno utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che – dopo gli avvisi per le palestre in cui la Calabria si è comportata bene – ha previsto bandi per 700 milioni di euro da assegnare ai Comuni proprio per realizzare o riqualificare gli impianti sportivi nei propri territori. Bandi la cui scadenza è avvenuta solo pochi giorni addietro e che per il supporto alla compilazione da parte delle amministrazioni comunali la Regione è scesa in campo attraverso Fincalabra. I tecnici della società partecipata dalla Regione hanno dato la disponibilità per offrire un servizio di informazione e supporto ai Comuni che hanno scelto di partecipare a quelle manifestazioni d’interesse.
In particolare, erano due gli avvisi finanziati dal Pnrr, Missione 5 – Componente 2 – Investimento 3.1 “Sport e inclusione sociale” “Sport e inclusione sociale”. Il primo rivolto ai Comuni capoluogo di Regione, ai Comuni capoluogo di Provincia con popolazione superiore ai 20mila abitanti e ai Comuni con popolazione superiore ai 50mila abitanti. Un bando, con una dotazione di 538 milioni di euro, finalizzato alla realizzazione o alla rigenerazione di alcune tipologie di impianti sportivi: strutture polivalenti indoor, Cittadelle dello sport o piscine.
Il secondo, indirizzato a tutti i Comuni italiani, è finalizzato alla realizzazione di nuovi impianti o alla rigenerazione di strutture esistenti che siano di interesse delle Federazioni sportive. Questo avviso prevede una dotazione di 162 milioni di euro per finanziare i progetti presentati dalle amministrazioni comunali a questo scopo.
A conclusione delle procedure dei due avvisi si capirà l’attenzione che le amministrazioni comunali calabresi avranno saputo porre nel cogliere questa straordinaria occasione per la Calabria. Nonché la capacità dei Comuni a mettere in piedi progetti competitivi per intercettare risorse fondamentali, per tentare di riequilibrare l’attuale divario esistente tra la regione ed il resto del Paese. Ed offrire un futuro diverso alle nuove generazioni. (r.desanto@corrierecal.it)

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