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«Gioia Tauro non è l’immondezzaio della Calabria». Il “no” dei sindaci alla Regione

Il sindaco ff di Reggio Versace all’iniziativa convocata da Alessio: «La Regione trasferisca le funzioni alla Città metropolitana»

Pubblicato il: 26/04/2022 – 21:20
«Gioia Tauro non è l’immondezzaio della Calabria». Il “no” dei sindaci alla Regione

REGGIO CALABRIA «Su questa vicenda registriamo un primo evidente problema di metodo che la Città metropolitana ha segnalato da subito e a più riprese, evidenziando che su un tema così importante che riguarda l’intera Calabria e che abbraccia anche il settore idrico, i processi decisionali debbano essere concertati in modo attento e responsabile con i territori». È quanto affermato dal Sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace nel corso dell’assemblea pubblica convocata nella sala consiliare del Comune di Gioia Tauro dal Sindaco Aldo Alessio e a cui hanno preso parte il senatore Giuseppe Auddino, i consiglieri regionali Amalia Bruni, Ferdinando Laghi e Antonio Lo Schiavo, i consiglieri metropolitani Salvatore Fuda, Domenico Mantegna, Michele Conia e Rudi Lizzi, il Sindaco f.f. di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, e diversi sindaci dei Comuni della Piana e dell’intero comprensorio metropolitano, oltre che rappresentanti delle associazioni e dei club service del territorio.
Al centro dell’iniziativa, tenutasi di fronte ad una sala gremita di cittadini, i recenti provvedimenti normativi della Regione Calabria in materia di gestione unica dei settori rifiuti e idrico e, in particolare, l’ipotesi del raddoppio del termovalorizzatore (unico impianto esistente in tutta la Calabria) che si trova in contrada Cicerna.

«Gioia Tauto non è l'immondezzaio della Calabria». Il "no" dei sindaci alla Regione

«Si può essere più o meno contrari rispetto ai provvedimenti varati dal Consiglio regionale – ha poi aggiunto Versace – ma crediamo che nel merito delle decisioni assunte, la Città Metropolitana dovesse essere ascoltata, anche in virtù di quanto il nostro ente ha fatto in questi ultimi anni ad esempio sul fronte Ato, rispetto a quanto avvenuto invece sul versante cosentino. Il tutto a dispetto della lunghissima fase di commissariamento che ha caratterizzato il settore rifiuti. Pertanto ci saremmo aspettati, quanto meno, un sereno confronto sui contenuti. Così non è stato e si è preferito invece approvare una legge regionale che, di fatto, non tiene conto minimamente dei livelli istituzionali».
Il percorso della Città metropolitana va avanti in modo chiaro e netto, ha poi assicurato Versace, anche sul fronte dell’attività di programmazione dei progetti legati al Pnrr che è in pieno svolgimento. «E siamo pienamente operativi anche rispetto ai profili di legittimità di questa legge regionale, poiché abbiamo già dato mandato ai nostri legali di verificare se ci sono gli estremi per impugnarla. Questa amministrazione, dunque, è fortemente determinata nel portare avanti la propria azione che, ci tengo a rimarcarlo, non ha alcuna connotazione campanilistica ma soltanto l’obiettivo di tutelare i diritti e le prerogative del territorio metropolitano di Reggio Calabria e delle proprie comunità».

«Gioia Tauto non è l'immondezzaio della Calabria». Il "no" dei sindaci alla Regione

Ciò, naturalmente, non significa, ha precisato il Sindaco metropolitano «essere contrari al termovalorizzatore, ma occorre mettere prima di tutto al centro le priorità, come la messa in sicurezza di questo impianto. Per altro verso, tuttavia, ci lasciano molto perplessi le parole del presidente Occhiuto quando dichiara l’inutilità di un secondo termovalorizzatore nel cosentino per rilanciare e rendere finalmente efficiente il settore. E se qualcuno pensa di ridurre il territorio di Gioia Tauro ad una sorta di pattumeria regionale, noi naturalmente saremo in prima linea per contrastare con forza questa idea».
Sul tema della gestione unica, ha chiarito Versace, «tali percorsi ad oggi non sembra che abbiano prodotto grandi risultati, basti pensare al Corap o alla gestione del settore aeroportuale solo per fare degli esempi. La questione non è la contrarietà a tali modelli, ma occorre che i processi decisionali tengano nel dovuto conto l’esistenza della Città metropolitana che, è bene ricordarlo, ha un ordinamento giuridico diverso rispetto alle altre Province anche se nessuno sembra volersi accorgere di questo dato. C’è una legge, la Delrio, che affida alla Città metropolitana delle funzioni che ancora oggi la Regione Calabria non ha trasferito al nostro Ente. Il presidente Occhiuto più volte ha annunciato in campagna elettorale di voler sanare questo grave vulnus, e noi auspichiamo che ciò avvenga nel più breve tempo possibile».

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