LAMEZIA TERME «Il comune di Lamezia Terme ha impiegato ben 4 anni per approvare i Puc (Progetti Utili alla Collettività) che rappresentano il completamento della legge sul Reddito di Cittadinanza fortemente voluto da Movimento 5 Stelle – si legge in una nota dello schieramento. Meglio tardi che mai verrebbe da dire – continuano i pentastellati – se non fosse che l’inerzia comunale di questi anni ha provocato danni e disfunzioni alla città. Basti pensare all’annullamento della fiera di San Biagio per mancanza di volontari, al degrado del verde pubblico, all’abbandono di numerosi quartieri di Lamezia Terme, che sono sotto gli occhi di tutti. L’auspicio é, ora – scrive il M5s – che si recuperi il tempo perduto, anche se la disorganizzazione amministrativa che regna sovrana al Comune di Lamezia Terme, non fa ben sperare in questo senso. Se l’amministrazione dovesse decidere di abbandonare definitivamente l’ostruzionismo verso le leggi a contenuto sociale approvate dal Movimento 5 Stelle, si avrebbe modo di verificare l’utilità della legge sul Reddito di Cittadinanza che già, ad oggi, ha salvato molte famiglie lametine dalla povertà e dalla indigenza assoluta, in particolare durante la pandemia.
Altro tassello che ancora manca è il necessario potenziamento dei Centri per l’Impiego – prosegue ancora la nota – anche esso previsto dalla legge sul Reddito di Cittadinanza, per i quali la Regione Calabria non ha ancora compiuto tutti gli adempimenti necessari. Vigileremo affinché non si verifichino ulteriori ritardi e ostruzionismi al funzionamento di una misura ad alto contenuto sociale presente in quasi tutti i paesi Europei. Il Reddito di Cittadinanza ridà dignità e non è una mancetta regalata a chi non ha voglia di lavorare – conclude il movimento – il passo successivo sarà il “Salario minimo orario” per tutti.
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