CORIGLIANO ROSSANO Un amore malato finito male. È la storia di un 20enne e di una 17enne di Corigliano Rossano che si innamorano nei mesi scorsi. Poi la fiamma della passione si spegne ed iniziano i problemi. Lui inizia a perseguitare lei fino a stalkerizzarla. Iniziano le minacce, i messaggi, gli appostamenti. Poi le violenze, verbali e fino a trasformarsi in fisiche. Al ragazzo viene applicata la prima misura cautelare, il divieto di avvicinamento. I guai, però, continuano e così la pena viene inasprita fino ai domiciliari, dopo una prima aggressione fisica. Passano i mesi ma non l’idea che l’amore possa finire. Due giorni fa l’epilogo. Lui chiama lei, le chiede di raggiungerlo a casa per consolarlo, perché sarebbe stato aggredito. Lei cede all’invito. Forse spera che lui stia cambiando. Una volta raggiunta l’abitazione, però, si scatena la furia. Calci, pugni e – pare – finanche qualche colpo di pistola ad aria compresa caricata a gommini. La violenza si placa e lei corre in ospedale. I medici del pronto soccorso dell’ospedale “Giannettasio” di Corigliano Rossano indicano una prognosi di venticinque giorni. Nel frattempo intervengono i carabinieri del reparto territoriale guidato dal tenente cololonello Angelo Giovinazzo. Le maglie delle indagini si stringono velocemente e così oggi, a distanza di poche ore dall’aggressione, il 20enne viene arrestato nuovamente e tradotto, questa volta, in carcere. In città nelle scorse ore non si è parlato d’altro. La madre, preoccupatissima, si è trincerata in casa con la figlia nella speranza che la giustizia faccia il suo corso e che un giorno, il prima possibile, la ragazza possa tornare a vivere una vita normale. (lu.la.)
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