CATANZARO La svolta sarebbe arrivata in mattinata, dopo che ieri sera boatos insistenti parlavano di un tavolo praticamente saltato. Invece la coalizione che sostiene la candidatura del docente universitario Valerio Donato a sindaco di Catanzaro ritrova d’incanto sintonia e compattezza nella sua configurazione originaria, una “grosse koalition” che mette insieme aree di centrodestra, di centro e di centrosinistra: rientra nei ranghi anche la Lega e rientra nei ranghi dalla porta principale, perché a mettere definitivamente una pietra tombale sulle incomprensioni e le irritazioni degli ultimi giorni è una telefonata chiarificatrice tra lo stesso Donato e il leader del Carroccio, Matteo Salvini, telefonata patrocinata dal plenipotenziario leghista sul territorio, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che ha fatto da trait d’union tra i due. E dalla piazza di Palermo lo stesso Salvini ha messo il sigillo sull’accordo ritrovato dicendo che «abbiamo chiuso a Catanzaro». Per poi aggiungere (un messaggio a Fratelli d’Italia): «Iniziamo a trovare candidati unitari. Oggi FdI va da sola in diverse città: a Parma, Viterbo, Catanzaro, Jesolo, Palermo. Scegliamo l’unità del centrodestra, vinciamo le comunali e dal giorno dopo chiudiamo tutte le regionali che ci sono nel 2023».
A confermare il chiarimento anche una nota diffusa dal portavoce di Mancuso. «Telefonata di “chiarimento esaustivo” – si legge nella nota – tra il leader della Lega Matteo Salvini e il candidato sindaco di Catanzaro prof. Valerio Donato, che ha commentato: “Adesso barra dritta e avanti tutta! Il sostegno di Salvini, di cui sono orgoglioso, al laboratorio politico messo in piedi a Catanzaro, e che ha come protagonisti i partiti e le tante rappresentanze civiche che sostengono la nostra proposta amministrativa per rilanciare lo sviluppo sostenibile della città attraverso idee innovative, ci spinge ad andare avanti, coinvolgendo, fin nella scrittura del programma, l’intera società civile a cui chiediamo una partecipazione attiva e, al contempo, di non lasciarsi distrarre dalle strumentalizzazioni politiche che evidenziano soltanto la fragilità di chi le mette in atto. Con l’apporto dei partiti nazionali che governano il Paese e la Regione, le istanze civiche e le competenze cui faremo ricorso, non dubito che ridaremo lustro a una città che, da capoluogo più invisibile d’Italia, ha necessità di riscattare il ruolo, la funzione istituzionale e ogni slancio progettuale”. Il presidente del Consiglio regionale e dirigente della Lega Filippo Mancuso – che si è prodigato per “archiviare definitivamente ogni fraintendimento al fine di rendere possibile un percorso di franca collaborazione che sarà utile al bene comune” – si è detto “soddisfatto dell’esito della telefonata fra Valerio Donato e Matteo Salvini, cui seguirà molto presto un incontro tra Salvini, Donato e il sottoscritto a Catanzaro”».
«Non salirei sul palco con Salvini», aveva detto giorni fa in un confronto con gli altri candidati sindaco Donato, creando un parapiglia che aveva messo a repentaglio la tenuta della colazione e aveva di nuovo fatto rilanciato la possibilità di un centrodestra pronto a riaprire i giochi su Catanzaro e a ragionare su una candidatura di diretta espressione della coalizione classicamente intesa. Invece, alla luce delle novità dell’ultima ora e del chiarimento ai massimi livelli, la Lega resta nello schieramento di Donato, insieme a Forza Italia, il cui coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori – sempre secondo fonti accreditate – si sarebbe a sua volta prodigato nelle ultime ore per far rientrare i malumori leghisti e per mediare anche lui tra Carroccio e Donato, a Italia al centro e all’Udc, che peraltro ancora vive una serrata dialettica interna tra la segreteria provinciale guidata da Giovanni Merante, attestata su Donato, e quella cittadina ricoperta da Vincenzo Speziali, che non vuole andare con il prof universitario. Ma il centrodestra in ogni caso alle Comunali di Catanzaro andrà in ordine sparso, perché Fratelli d’Italia correrà da sola con un proprio candidato sindaco, che dovrebbe essere l’attuale assessore regionale al Personale Filippo Pietropaolo. Per non parlare di altre aree, come quella che fa riferimento all’ex coordinatore provinciale di Forza Italia Mimmo Tallini, che invece sono pronte a sostenere la candidatura a sindaco del presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico. Sull’altro versante, in campo poi il docente Unical Nicola Fiorita, candidato sindaco del centrosinistra a trazione Cambiavento, Pd e Movimento 5 Stelle, e il vicepresidente del Codacons, Francesco Di Lieto, candidato sindaco sostenuto da forze della sinistra radicale. (a. c.)
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