LAMEZIA TERME Nuovo appuntamento con “20.20” il talk di approfondimento, in onda questa sera alle 21 su L’altro Corriere tv”, al canale 75 del digitale terrestre. Ospiti di Danilo Monteleone e Ugo Floro, Giuseppe Ranuccio e Giovanni Barone, entrambi candidati alla carica di sindaco di Palmi alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno.
«La mia coalizione sarà composta da sette liste riconducibili per lo più all’area di centrodestra», afferma Giovanni Barone, che peraltro di Palmi è già stato sindaco e amministratore. «Ritengo che non bisogna avere imbarazzi e ipocrisie nel nobilitare la funzione dei partiti in un periodo così delicato, dove è giusto far contare l’appartenenza alle idee e ai programmi».
Di impostazione civica, invece, sarà l’alleanza, anch’essa costituita da sette liste, che sosterrà il primo cittadino uscente, Giuseppe Ranuccio: «Sono convinto che l’esperienza basata sul civismo che mi ha permesso di vincere lo scorso turno elettorale e con all’interno diverse sensibilità possa essere riproposta con alcuni accorgimenti, tenendo anche presente la spiccata vocazione moderata dei gruppi che mi sostengono e la circostanza che lo stesso fronte di centrodestra non sia così granitico come lo si voglia rappresentare».
Non manca una diversità programmatica dei due candidati rispetto a come utilizzare le risorse del Pnrr. «Abbiamo diversi milioni di euro da spendere – sostiene Ranuccio – per potenziare i servizi e la realizzazione di una cittadella dello sport e della cultura, un pista ciclabile, il completamento dei campi da tennis e la riqualificazione dell’intero lungomare».
A parere di Barone, invece, «bisogna fare un ragionamento di più ampio respiro territoriale, poiché non ha più senso spendere risorse per costruire “repliche” e avere ad esempio quattro palazzetti dello sport sulla Piana o dieci campi sportivi, ma bisognerebbe creare un consorzio di idee che sia ancorato alle esigenze di tutti i comuni del comprensorio».
Durante il confronto non sono poi mancate le schermaglie dialettiche sull’altro importante nodo da sciogliere, quello della sanità, ma anche sulla vocazione che Palmi dovrà far valere nei prossimi fondamentali cinque anni di amministrazione.
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