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Oggi l’inaugurazione del “Festival della Scienza 2022” organizzato dal Liceo Berto di Vibo Valentia

Il festival si strutturerà in tre giornate e che saranno coinvolte nelle attività di laboratorio scuole da tutta Italia

Pubblicato il: 28/04/2022 – 9:47
Oggi l’inaugurazione del “Festival della Scienza 2022” organizzato dal Liceo Berto di Vibo Valentia

VIBO VALENTIA Presso il Liceo Scientifico Giuseppe Berto di Vibo Valentia si è tenuta una conferenza stampa interamente dedicata alla presentazione del “Festival della Scienza 2022”, il primo dopo un lungo periodo di blocco, causa pandemia, durato ben due anni. La conferenza, presentata dalla studentessa Maria Giovanna Catania della classe 5C, ha visto l’intervento di molti studenti coinvolti nel progetto e non solo. La dirigente dell’istituto, professoressa Caterina Calabrese, ha aperto i lavori, fornendo alcuni dettagli importanti sull’evento. «Il festival si terrà a Palazzo Gagliardi, – ha esordito la dirigente – luogo di grande importanza per Vibo che quest’anno è anche capitale del libro. Questa scelta si rivela essere perfetta per il coinvolgimento dell’intera città al festival, lo si rende “più urbano” come la stessa dirigente ha affermato, “il festival è di tutta Vibo. Tutti devono sentirsi comunità a Vibo – continua la dirigente- operatori culturali e aziende, bisogna lavorare in sinergia». «L’obiettivo che il festival si prefigge – ha sottolineato ancora la Calabrese – è diffondere la cultura scientifica tra gli studenti, questo evento vuole dimostrare che la scuola è dinamica, attiva e si interfaccia con il suo territorio, lo aiuta a crescere. Quest’anno il festival porta la parola chiave audacia, che significa coraggio e intraprendenza, rappresenta la volontà di riprendere le redini della propria vita dopo anni di incertezza. L’attenzione dell’evento è verso il pianeta, verso l’astronomia, la salute, la sicurezza dai social, che sono uno strumento pericoloso di fake news». La dirigente ha poi specificato che Il festival si strutturerà in tre giornate e che saranno coinvolte nelle attività di laboratorio scuole da tutta Italia. Anche gli imprenditori e le aziende faranno vedere le loro eccellenze proprio per riprendere il motto del festival: osare. La preside ha concluso poi con una riflessione: «Noi siamo di fronte ad una scuola nuova, un organismo dinamico e giovane, i giovani devono crescere liberi d protagonisti del cambiamento positivo della nostra città». Dopo i saluti doverosi della preside, palcoscenico tutto per i protagonisti di questo evento: gli studenti e il Dottor Eugenio Mercuri, deus ex machina della manifestazione. L’8 marzo due di essi, Aurora Colaci e Fabrizio Febbraro, accompagnati dai vicepresidi la professoressa Carmen Corrado e il professore Cristian Gradia e dalla dirigente, si sono recati a Trieste per presentare il Festival in collaborazione con la “Fondazione Margherita Hack”. I due studenti hanno annunciato l’inaugurazione del festival che avverrà domani (28 aprile) alle 9:30 e che si baserà sul tema della guerra. Per l’occasione si esibirà Ilaria Colloca, studentessa del liceo e campionessa pluripremiata. Saranno molti i convegni in collaborazione con la stessa Fondazione Hack. Nella prima giornata sarà previsto un seminario di studi con la partecipazione del generale di brigata dell’arma dei carabinieri Giuseppe Vadalà, del professore Aldo Giannuli storico e saggista e di Marco Santarelli direttore della Fondazione. Seguiranno Convegni internazionali in lingua inglese e convegni tenuti da ex studenti come la dottoressa Enza Polistena, un’etologa e la dottoressa Fabiana Grillo o dell’ingegnere aerospaziale Giuseppe Signoretta. Da segnalare anche alcuni convegni tenuti da professori universitari come quelli del professore Greco e del professore Sperone. Ci saranno anche eventi interattivi che coinvolgeranno gli spettatori; tra essi segnaliamo: presentazioni di libri come il “Trattato generale della concuranza: Il nuovo paradigma d’Intelligenza Sociale”, del professor Mauro Alvisi, docente dell’università Mediterranea di Reggio Calabria. Uno spazio importante sarà poi dedicato ai giovani ed all’Europa, che saranno protagonisti delle tre giornate di attività relative al programma internazionale “ESAP”, in italiano “Scuola ambasciatrice del Parlamento Europeo”.  Il Festival sarà dunque occasione di apertura verso l’Italia e il mondo intero, aspetto questo che, per via della pandemia, è stato trascurato negli ultimi due anni. È stato inoltre organizzato un quiz a tema scientifico, presentato dalla responsabile Martina Impellizzari, che si svolgerà in diverse fasi durante le giornate del festival. “Chi vuole essere scienziato” (questo il titolo del gioco) sarà costituito da una serie di domande che riguardano la scienza. I partecipanti saranno interni ed esterni all’istituto, in modo da dare a tutti la possibilità di sfidarsi e divertirsi. Per quanto riguarda la musica, gestita da Emma Dagnolo, suoneranno diverse band interscolastiche e non, dando così anche la possibilità di esibirsi agli studenti delle altre scuole partecipanti. Nella provincia di Vibo Valentia è anche presente la sede della Callipo Sport, una società pallavolistica che milita nella Superlega, per onorare la tradizione pallavolistica della città. Per l’occasione, la sezione ad indirizzo sportivo del Liceo Berto, ha organizzato un torneo di pallavolo, che vedrà proprio oggi (ieri nda) il suo inizio. Ad introdurlo è il suo responsabile Simone Lentini. Un’iniziativa da non trascurare è poi quella del premio “Sapere Aude”, un omaggio per gli ex studenti che si stanno distinguendo nel panorama lavorativo. In collaborazione con la fondazione Margherita Hack si terrà “100% Hack Awards”, che continueranno con le date di Roma e Milano, città in cui avverrà anche la premiazione finale: all’Università Bocconi il 4 ed il 5 Ottobre 2022; il premio è destinato a scienziate, ricercatrici e imprenditrici che si sono distinte per il valore delle loro attività e per la divulgazione scientifica, e del quale è stata prevista anche una sezione giovani coordinata dal nostro direttore artistico, il dottor Eugenio Mercuri. E’ stato presentato anche il progetto teatrale a cura di Ester Tatangelo correlato all’intelligenza artificiale tematica vicina a quelle affrontare dal festival, in collaborazione con la professoressa Cannatelli. La conferenza si è chiusa con l’intervento del dottor Mercuri che ha annunciato l’allestimento di un piccolo museo della comunicazione il 28 aprile, il primo in Italia. Un frate presenterà un progetto chiamato “Il cammino dell’uomo dall’infinità mente piccolo all’infinità mente grande” attraverso l’esposizione di 30 oggetti, tra i quali pezzi del Settecento e dell’Ottocento.

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