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La polemica

Lo Schiavo contro Afflitto: «Opposizione non garantita da chi vota con la maggioranza»

Il consigliere regionale di DeMa si dimette dalla vicepresidenza della Commissione di vigilanza: «Inopportuno il ruolo del presidente»

Pubblicato il: 02/05/2022 – 17:03
Lo Schiavo contro Afflitto: «Opposizione non garantita da chi vota con la maggioranza»

REGGIO CALABRIA «Si può ancora considerare garante delle istanze dell’opposizione un consigliere regionale che, dai banchi della minoranza, voti a favore di una legge di estrema rilevanza politica di iniziativa della Giunta regionale? Un consigliere che, in virtù del suo concomitante incarico di presidente della Commissione speciale di vigilanza, sarebbe chiamato, appunto, ad un ruolo di garanzia delle opposizioni e a controbilanciare l’azione politica di quella stessa maggioranza che invece sostiene con il proprio voto». Lo afferma, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo annunciando le proprie dimissioni dal ruolo di vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza del Consiglio regionale della Calabria che aggiunge: A mio avviso evidentemente no».
«E quanto successo nel corso dell’ultima seduta di Consiglio regionale – racconta l’esponente politico – quando il presidente della Commissione di vigilanza Francesco Afflitto – in splendida solitudine tra i consiglieri d’opposizione – ha votato a favore della legge che istituisce la Multiutility su acqua e rifiuti, costituisce un serio vulnus politico che tutte le forze d’opposizione, compresa la sua, hanno il dovere di affrontare. Per quanto mi riguarda, in coerenza con quanto già dichiarato in aula proprio a margine del voto sulla legge di riordino dei servizi pubblici locali dell’ambiente, protocollerò, ancor prima del Consiglio regionale di domani, martedì 3 maggio, le mie dimissioni irrevocabili dall’incarico di vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza».
«La scelta si rende inevitabile – spiega Lo Schiavo – proprio alla luce dell’atteggiamento assunto da un presidente che, con estrema ambiguità politica, anziché farsi portavoce delle opposizioni ha offerto una stampella al centrodestra di cui, peraltro, in quella circostanza, la maggioranza non aveva alcuna necessità, palesando quindi chiaramente un’adesione di natura prettamente politica all’azione del presidente Occhiuto e della sua Giunta».
«Al contempo, esorto tutte le forze d’opposizione – conclude Lo Schiavo – a considerare l’opportunità che il consigliere continui a ricoprire un incarico così importante e strategico ottenuto proprio sulla base del mandato fiduciario della minoranza, ad eccezione del gruppo “de Magistris presidente”».

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