KIEV In Ucraina il conflitto entra nel suo 69esimo giorno e l’attenzione si concentra ancora una volta sulla sorte dei civili asserragliati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol. L’operazione per evacuare i civili sta proseguendo da alcuni giorni. I primi fatti uscire dall’acciaieria sono iniziati ad arrivare a Zaporizhzhia nella tarda serata di ieri.
«Si tratta – viene spiegato in un comunicato – principalmente di donne, bambini e anziani, che ora avranno accesso a cure mediche, cibo, medicine e assistenza psicologica».
Ma ce ne sarebbero ancora 200 da far evacuare. Il sito anche ieri è stato sotto il “fuoco costante” dei russi, secondo Kiev.
Ma la guerra portata avanti dalle truppe di Putin prosegue anche in altre aree del Paese. Colpita anche una chiesa a Odessa: morto un 15enne. La Russia – inoltre – potrebbe intensificare i bombardamenti nella regione orientale ucraina di Lugansk il 9 maggio, il giorno della vittoria contro i nazisti: lo ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Gaidai ritiene che il piano fa parte della strategia di Mosca della “terra bruciata”, volta a conquistare la regione entro quella data. Secondo il governatore le forze russe utilizzeranno armi pesanti, tra cui artiglieria e sistemi di lancio multipli, per cercare di distruggere “tutto ciò che incontrano».
Mario Draghi vuole l’Ucraina nell’Unione europea insieme con Albania e Macedonia del Nord. «L’Italia sostiene l’apertura immediata dei negoziati di adesione con l’Albania e con la Macedonia del Nord, in linea con la decisione assunta dal Consiglio Europeo nel marzo 2020». È quanto afferma Mario Draghi, intervenendo a Strasburgo alla plenaria del Parlamento europeo e ribadendo la condanna dell’invasione russa. «Vogliamo dare nuovo slancio ai negoziati con Serbia e Montenegro, e assicurare la massima attenzione alle legittime aspettative di Bosnia Erzegovina e Kosovo. Siamo favorevoli all’ingresso di tutti questi Paesi e vogliamo l’Ucraina nell’Unione Europea».
«Dobbiamo seguire il percorso d’ingresso che abbiamo disegnato, ma dobbiamo anche procedere il più speditamente possibile», dice il premier. Aiutare l’Ucraina vuol dire «soprattutto lavorare per la pace». «La nostra priorità è raggiungere quanto prima un cessate il fuoco, che darebbe anche nuovo slancio ai negoziati. L’Europa può e deve avere un ruolo centrale nel favorire il dialogo», ha sottolineato il premier. Nel suo discorso, Draghi ha poi assicurato il suo «impegno in prima linea per disegnare la nuova Europa. Abbiamo reso l’Ue uno spazio non solo economico, ma di difesa dei diritti e della dignità dell’uomo. È un’eredità che non dobbiamo dissipare».
Inoltre il sindaco di Mariupol lancia un allarme. «Solo tre dei 14 autobus di evacuazione con i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto il territorio controllato dal governo ucraino. Il destino delle persone che si trovano nei restanti undici autobus è sconosciuto – ha detto Vadym Boichenko citato da Interfax Ukraine – questi undici autobus sono scomparsi da qualche parte, dovevano andare verso Zaporizhzhia nella parte controllata del nostro Stato, ma si sono persi da qualche parte».
«Ho chiesto al cardinale Parolin, dopo venti giorni di guerra, di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca. Certo, era necessario che il leader del Cremlino concedesse qualche finestrina. Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo, anche se temo che Putin non possa e voglia fare questo incontro in questo momento. Ma tanta brutalità come si fa a non fermarla?». Lo dice papa Francesco, intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. «A Kiev per ora non vado – spiega -. Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin».
L’Ungheria sarebbe stata informata in anticipo dalla Russia della sua volontà di invadere l’Ucraina, affermano intanto da Kiev. Lo scrive il Kyiv Independent citando il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov. Il giornale ucraino fa notare come il primo febbraio scorso Viktor Orban si sia recato a Mosca in visita da Vladimir Putin. Successivamente le autorità ungheresi si sono pubblicamente opposte all’imposizione di sanzioni alla Russia
x
x