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Provincia di Catanzaro, la “salvezza” in tre step. «Sì a un fondino di 30 milioni per gli enti» – VIDEO

Il sollecito dei 2,5 milioni per gli stipendi di aprile e gli stanziamenti del governo e il Piano di riequilibrio. Road map per uscire dalla crisi

Pubblicato il: 03/05/2022 – 13:07
Provincia di Catanzaro, la “salvezza” in tre step. «Sì a un fondino di 30 milioni per gli enti» – VIDEO

CATANZARO «Abbiamo chiesto al prefetto, che avrà l’incontro con il ministro entro giovedì di sollecitare il trasferimento, che è in ritardo, dei fondi dal governo. Alla Provincia devono arrivare due milioni e mezzo di euro per pagare gli stipendi di aprile». Sergio Abramo parla a margine dell’incontro nel Palazzo del governo. E racconta quello che si aspetta sia il primo step, necessario a tamponare l’emergenza del momento, cioè il pagamento degli stipendi ai dipendenti della Provincia che, ieri, hanno protestato per i ritardi che si trascinano da tempo. Il presidente dell’ente intermedio ha davanti a sé una serie di passaggi che, nelle prossime settimane potrebbe incanalare la vertenza su un binario meno dissestato. Una delle fasi determinanti è legata a «una buona notizia» appresa da Abramo in Prefettura: «Pare – dice ai giornalisti – che ieri sera sia stato approvato questo “fondino”, pare siano addirittura 30 milioni: 15 per il 2022, 15 per il 2023. Aspettiamo la ripartizione per capire quale sarà la somma destinata alla Provincia di Catanzaro». Abramo si aspetta qualcosa in più per il suo ente, visto che la situazione di dissesto non è riconducibile a debiti ma alla «contrazione di mutui». Il nodo della crisi finanziaria, dice, «è che abbiamo contratto troppi mutui e si tratta di spese fisse che non possono essere diminuite, rispetto a un debito che invece puoi spalmare in più anni».

L’intervista

«Con il “fondino” approvato dal governo abbasseremo l’indebitamento»

Il “fondino” approvato dal governo «potrebbe servire ad abbassare il livello di indebitamento. Il problema, oggi, è che siamo esposti con le banche e, dunque, quello che ci arriva viene trattenuto dagli istituti di credito». La speranza è che la parte del “fondino” dedicato alla Provincia di Catanzaro aiuti le casse a respirare. Resta il terzo step: «Abbiamo il Piano di riequilibrio che deve essere approvato dal ministero e della Corte dei conti e prevede il recupero di somme sia con la vendita degli immobili che con altre attività». Tre passaggi chiave attraverso i quali passa il futuro della Provincia di Catanzaro.

«Non ho creato questa situazione e non voglio perdere la faccia»

Le tensioni non sono definitivamente accantonate: Abramo non dimentica la “minaccia” di mollare tutto e togliere la fascia. “Minaccia” per ora rientrata, che viene motivata così: «Erano stati dati 400 milioni ai Comuni e zero alle Province, è normale che da presidente di Provincia l’istinto fosse di dire “venite e gestitevela voi, perché questa situazione non l’ho creata io”. Io ha trovato i problemi, lavoro gratuitamente e mi sono preso anche una responsabilità come l’eliminazione del contratto per i derivati. L’approvazione del fondino ridà dignità alle Province, ma dobbiamo essere messi in condizioni di non fare brutta figura: non posso essere costretto a non pagare lo stipendio a chi ha sulle spalle un mutuo». (redazione@corrierecal.it)

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