CORIGLIANO ROSSANO Stavolta ci siamo davvero. L’Unità di terapia intensiva coronarica riaprirà i battenti a brevissimo all’ospedale “Ginnettasio” di Corigliano Rossano, dopo oltre due anni di lavori. E in quella stessa ala del nosocomio si trasferirà l’intero reparto di Cardiologia.
Anni di lavori, ritardi infiniti per materiali introvabili in tutta Europa, circa mezzo milione di finanziamento utilizzati grazie a risorse individuate dall’allora direttore sanitario dell’Asp, Martino Rizzo: la Cardiologia dello spoke jonico sarà all’avanguardia anche nei minimi particolari. Un “gioiello” a cui mancano, però, un primario e l’emodinamica, il cui percorso sembra già segnato seppure con tempi indefiniti.
Anche per questi motivi l’esperienza di Giovanni Bisignani, direttore pro tempore – o a scavalco – dell’unità operativa complessa di Cardiologia, può considerarsi conclusa. Un anno e mezzo circa “prestato” allo spoke di Corigliano Rossano, giusto il tempo di rimettere le cose al loro posto, di seguire lavori e fornire le linee guida alle risorse umane del reparto. Il primario continuerà a dirigere la Cardiologia di Castrovillari, da cui è stato cooptato. Sarà una grave perdita per il “Giannettasio”: Bisignani ha messo a disposizione esperienza, servizio, dedizione e formazione.
Con i saluti di Giovanni Bisignani sarà nominato un primario facente funzioni, in attesa del direttore di ruolo, da reclutare attraverso il concorso.
«Alla cardiologia di Corigliano Rossano – ha spiegato il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina – abbiamo destinato risorse e tra dieci giorni riapriremo ai ricoveri. È un motivo di soddisfazione anche perché offriremo al territorio una offerta sanitaria migliore ed una risposta cardiologica adeguata tra le unità di terapia intensiva cardiologica di Rossano, Castrovillari e Paola. Ringrazio il dottor Bisignani; ha condotto il reparto anche a Rossano ponendo le basi per il rilancio della Cardiologia. Abbiamo già pubblicato l’avviso per il reclutamento di un primario facente funzioni e ci auguriamo in breve tempo di individuare direttori di strutture complesse effettivi in tutta l’Asp per offrire un nuovo impulso all’azienda».
Anche per i pronto soccorso dello spoke di Corigliano Rossano ci sono novità. Al “Compagna” sono ripresi regolarmente i lavori dopo anni di problemi mentre al “Giannettasio” saranno adeguati percorsi Covid-non Covid ed alcuni locali riservati alle cure antivirus.
Nei giorni scorsi, dopo l’aggressione subita da tre sanitari – un medico, un infermiere e un oss – ha fatto visita al pronto soccorso di Rossano il nuovo direttore sanitario aziendale, Antonio Gallucci, il quale ha garantito al direttore del dipartimento di emergenza-urgenza dello spoke di Corigliano Rossano, Natale Straface, l’implementazione del personale medico e infermieristico. E la riattivazione del presidio di sicurezza nel reparto giorno e notte, attivo fino a qualche anno fa e poi stoppato per questioni economiche.
«Il percorso del punto nascite dell’ospedale di Cetraro è ormai definito – ha aggiunto La Regina –: sono terminati i lavori di adeguamento della struttura e siamo in attesa delle autorizzazioni. Entro un mese sopperiremo all’altro anello mancante, il direttore di struttura complessa (il primario, ndr) per cui è già stata formata una commissione. In prospettiva ci siamo – conclude il commissario La Regina – le mamme del territorio tirrenico potranno finalmente partorire a Cetraro dopo tre anni». (l.latella@corrierecal.it)
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