Cultura, la Giunta regionale approva il piano 2022: stanziati circa 9 milioni

CATANZARO Il potenziamento e la valorizzazione dei luoghi di cultura e attività culturali tra cui spiccano le celebrazioni per il 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Sono queste le due linee del Piano Cultura 2022 approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale su proposta della vicepresidente Giusi Princi: il piano (scaricabile alla fine di questo articolo) prevede un finanziamento complessivo di circa 9 milioni distribuiti su vari ambiti di azioni. La prima linea di intervento prevista dal piano è il “potenziamento e valorizzazione dei luoghi della cultura” e prevede un avviso musei (per 2,621 milioni) e un avviso per biblioteche e archivi storici (2 milioni). La seconda linea di intervento è quella delle “attività culturali”, e qui si prevedono varie azioni: si va dal sostegno alle residenze teatrali e centri di residenza (2790mila euro) al sostegno e alla valorizzazione della lettura (400mila euro), dalla celebrazione dei 50 anni al ritrovamento ei Bronzi (un milione) all’avviso Eventi (2 milioni), da progetti di promozione e valorizzazione culturale (334mila euro) per finire all’attività concertistica lirico-sinfonica (250mila euro). Nel complesso, l’investimento del Piano Cultura della Regione per il 2022 è pari a 8,876 milioni, previsti nel bilancio regionale, a valere sulle risorse ex legge regionale 19 del 2009, Por e Parc 2014-2020 e Pac 2007-2013. «Con il presente piano – si legge nella relazione allegata alla delibera approvata dalla Giunta –  s’intende fornire agli attori del Settore della Cultura un quadro integrato delle azioni che la Regione Calabria intende attuare per l’annualità 2022. Si premette che la Regione Calabria non dispone di un testo legislativo unico che disciplina tale settore, si è, infatti, in presenza di una pluralità di norme in ciascuna delle quali vi è la previsione di una pianificazione annuale. Tuttavia, dall’esperienza che deriva dall’attuazione delle predette norme, emerge con chiarezza la necessità di operare in modo organico e sinergico, ciò in considerazione del fatto che le azioni messe in campo hanno una natura sistemica e tra loro sussiste un forte rapporto di interdipendenza».