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lotta alla ‘ndrangheta

Wanda Ferro: «La vicinanza a Gratteri si traduca in lotta alle mafie in Parlamento»

Anche gli avvocati del Foro di Catanzaro sono vicini al procuratore. De Magistris: «Cosa ha fatto lo Stato per sostenere Gratteri?»

Pubblicato il: 07/05/2022 – 18:27
Wanda Ferro: «La vicinanza a Gratteri si traduca in lotta alle mafie in Parlamento»

CATANZARO «Le manifestazioni di solidarietà che da ogni settore della politica sono state rivolte al procuratore Nicola Gratteri, ancora una volta esposto alla grave minaccia di un attentato da parte della ‘ndrangheta, non si limiti alle doverose parole di vicinanza, ma si trasformi in un impegno concreto in Parlamento nella lotta alle mafie». E’ quanto afferma il segretario della Commissione parlamentare antimafia on. Wanda Ferro. «Il modo più efficace e credibile di sostenere il lavoro del procuratore Gratteri – prosegue il deputato di Fdi – è quello di sostenerne le coraggiose prese di posizione volte a rafforzare la risposta dello Stato alla criminalità organizzata. Finora abbiamo registrato soltanto un arretramento da parte dello Stato nel contrasto alle mafie, a partire dal tema dell’improcedibilità introdotto con la riforma Cartabia, che rischia di mandare al macero migliaia di processi, fino all’abolizione dell’ergastolo ostativo, che smantella l’impianto legislativo antimafia voluto da Giovanni Falcone. La notizia portata alla luce dall’Fbi di un nuovo progetto di attentato con un ordigno azionato da un telecomando – dopo il pericoloso tentativo sventato nel 2020 – dimostra che la criminalità organizzata vede nel lavoro del procuratore Gratteri un pericolo concreto. Per questo avrebbe avuto un importante valore anche simbolico che il plenum Csm avesse scelto di affidare ad un magistrato tanto esposto nella lotta alla criminalità organizzata, impegnato in indagini delicate e processi epocali e che gode della grande fiducia degli organismi investigativi nazionali e internazionali, il compito di guidare la Direzione nazionale antimafia, anche per dare un segnale di vicinanza istituzionale anziché di isolamento e di sostanziale delegittimazione del suo lavoro. Evidentemente il procuratore Gratteri ha pagato, per usare le parole del consigliere Ardita, la sua piena indipendenza dal potere politico e la sua estraneità alle patologie consolidate del sistema correntizio del governo della magistratura. Mi auguro che la vicinanza a Gratteri e la rinnovata sensibilità che le forze politiche stanno manifestando in queste ore verso la lotta alla mafia si trasformino in una reale scelta di campo».

De Magistris: «Cosa ha fatto lo Stato per sostenere Gratteri?»

«In questi giorni si è appreso di un nuovo progetto di attentato nei confronti del Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. Al di là delle ovvie dichiarazioni di vicinanza e solidarietà, anche da parte di esponenti della politica e delle istituzioni che sono tutt’altro che in prima linea nel contrasto alle mafie e alla corruzione, a parte quindi una certa ipocrisia di Stato, che cosa ha fatto lo Stato finora per sostenere e valorizzare il lavoro del Procuratore Gratteri?». Lo afferma Luigi de Magistris. «Non essere iscritto alle correnti della magistratura, non frequentare i salotti delle relazioni istituzionali e fare indagini contro borghesia mafiosa e massomafie non sono considerati meriti nei poteri dello Stato ma un pericolo per il Sistema», conclude l’ex sindaco di Napoli.

Gli avvocati: «Stretta collettiva attorno a Gratteri»

«A nome di tutti gli avvocati del Foro di Catanzaro che mi onoro di rappresentare, esprimo profonda solidarietà e vicinanza al Procuratore Nicola Gratteri per le minacce di cui continua ad essere oggetto da parte della criminalità organizzata. Il pericolo, ritenuto serio e concreto anche dal Copasir, deve portare ad una stretta collettiva attorno a lui e al pool di magistrati che quotidianamente lottano per la legalità e la giustizia sul territorio e poi nei processi in Tribunale”. Lo afferma, in una nota, il Il presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico “Omertà, sottovalutazione e superficialità – aggiunge – sono un cancro da estirpare quando si parla di lotta alla criminalità e Gratteri ne è divenuto simbolo positivo e popolare sul campo. D’altronde, garantismo, presunzione di innocenza e tutela dell’indagato-imputato sono il giusto contraltare in un sistema di pesi e contrappesi giuridico-istituzionali all’interno dello Stato. Per il para-Stato e per le sue pseudo regole e rese dei conti non c’è assolutamente spazio, cittadinanza e considerazione alcuna da parte di chi vuole far parte di un Paese civile e degno di collocazione europea. Siamo tutti chiamati, quindi – dice ancora il presidente Talerico – ad un surplus di controllo, vigilanza e tutela, nei nostri rispettivi ruoli e nella nostra vita quotidiana, a fronte di minacce di terrorismo mafioso che rispediamo e respingiamo con tutta la nostra forza».

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