L’avvio ufficiale della Cabina di regia sul Pnrr è un fatto positivo. Con la Regione Calabria, così come previsto dal Governo nell’accordo con Cgil, Cisl e Uil, è stata messa in moto il confronto partenariale che sarà chiamata a seguire l’evoluzione dei progetti e monitorare la spesa dei fondi europei. Si apre cosi un percorso lungo che ci porterà da qui al 2026 e che ci vedrà impegnati nel monitorare e verificare che questo programma operativo trovi in Calabria una realizzazione concreta, che sui fondi del Pnrr venga messa in atto un’azione di spesa efficace ed efficiente e che le missioni del piano vengano portate a compimento. Affinché questo avvenga concretamente, però, è necessario che ci sia un confronto strutturato, calendarizzato nel tempo, con appuntamenti bimestrali, che ci sia uno scambio costante di informazioni fra tutti le parti sociali, che sono state chiamate a fare parte della Cabina di regia, senza dimenticare che sulla parte di risorse territorializzate del Pnrr i bandi sono già definiti. Occorre mettere in campo, durante l’attuazione del Piano, una verifica puntuale sugli impatti occupazionali che il Pnrr produrrà, sui territori. Occupazione che per noi dovrà essere di qualità, in sicurezza e nella legalità. E’ questo un punto nodale perché siamo convinti che sia importante verificare con accortezza la tracciabilità e l’omogeneità della spesa sul territorio. Nelle prossime settimane bisognerà continuare a porre all’attenzione, del Governo, il problema da affrontare prioritariamente, della incapacità amministrativa degli enti territoriali e non solo. Questo settore va attenzionato dal Governo e dalla Regione con determinazione. Ai Comuni calabresi poi, seguendo l’esempio della Cabina di regia regionale, dovranno anche essi aprirsi al confronto con il partenariato economico e sociale, sui fondi del Pnrr e sulle loro linee di spesa, di loro competenza. Noi siamo da sempre convinti dell’importanza di questi enti territoriali, che consideriamo l’avamposto dello Stato sul territorio, che abbiamo apprezzato come sentinelle della salute pubblica in questi due anni di pandemia da Covid-19. Ai Comuni diciamo che siamo pronti a sostenerli nelle loro difficoltà. Tuttavia agli amministratori locali diciamo, con la stessa chiarezza, che davanti a questo progetto sfidante devono abbandonare la logica del campanile che non ha portato a nulla in questi anni. I Comuni, nella nostra visione, devono fare squadra e mettersi insieme, associarsi, consorziarsi; gli enti territoriali devono fare fronte comune all’interno di una logica costruttiva e produttiva e, senza tentennamenti, devono dire chiaramente cosa serve loro per poter portare a compimento questa sfida in maniera vincente. Anci e Upi Calabria, per pare loro, devono fare sentire forte la loro voce non soltanto sul piano locale ma anche su quello nazionale. Per il cambiamento della Calabria occorre attivare i tre livelli di confronto: nazionale, regionale e locale. Se riusciremo a fare questo nei prossimi giorni e per i prossimi mesi, saremo in grado di far svoltare la Calabria lungo il percorso del Rinascimento regionale.
* Segretario generale Uil Calabria
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