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Diario di guerra

Al via la controffensiva ucraina nel Kharkiv. Nuove esplosioni in Transnistria

Kiev: «I russi fanno saltare i ponti per fermarci». Colpita una zona moldava a confine con l’Ucraina

Pubblicato il: 07/05/2022 – 14:08
Al via la controffensiva ucraina nel Kharkiv. Nuove esplosioni in Transnistria

KIEV Nel 73esimo giorno di guerra per la prima volta in maniera chiara e netta Zelensky apre alla pace con la Russia «se le forze di Mosca si ritireranno sulle posizioni del 23 febbraio», dunque senza che venga restituita la Crimea all’Ucraina. Intanto però prosegue il conflitto con il lungo assedio all’acciaieria di Azovstal a Mariupol. E razzi russi sono stati lanciati contro la città di Odessa. Intanto il ministero della Difesa ucraina annuncia che, secondo loro fonti, i russi potrebbero organizzare massicci bombardamenti in vista del 9 maggio. Ieri Kiev ha rivendicato di aver colpito la fregata russa Makarov vicino l’Isola dei Serpenti nel Mar Nero. Una notizia smentita però dal Cremlino.

Al via la controffensiva ucraina

L’esercito ucraino ha affermato che le forze russe hanno iniziato a far saltare in aria i ponti per rallentare una controffensiva ucraina nel nord-est. Nel suo ultimo aggiornamento, lo Stato maggiore di Kiev ha reso noto che nell’area di Tsyrkuny e Rusky Tyshky, a est di Kharkiv, «gli occupanti hanno fatto saltare in aria tre ponti stradali per rallentare le azioni di controffensiva delle forze di difesa».
Nelle ultime due settimane, le truppe ucraine hanno riconquistato un certo numero di villaggi a nord e ad est di Kharkiv, rendendo più difficile per i russi usare l’artiglieria contro la città e minacciando di interdire le linee di rifornimento russe per le forze che combattono a Donetsk e Luhansk. Kharkiv è vicino al confine russo ed è stata una delle prime città a subire attacchi russi.

Nuove esplosioni in Transnistria

Quattro esplosioni hanno colpito nelle prime ore di oggi una zona vicino al villaggio di Varancau, in Transnistria. Lo ha reso noto il ministero dell’Interno della regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l’Ucraina, secondo quanto riporta Interfax. Almeno due droni, ha precisato, hanno sorvolato una unità militare a Varancau. Il mese scorso sono state lanciate granate contro il ministero per la Sicurezza statale dell’autoproclamata capitale della Transnistria, Tiraspol, sono state distrutte antenne di trasmissione della radio russa e un’unità militare vicino a Tiraspol è stata colpita.

L’Onu chiede lo sblocco del porto di Odessa per consentire l’export grano

Il World Food Programme delle Nazioni Unite ha chiesto lo sblocco del porto di Odessa per consentire l’esportazione del grano stoccatovi. «I silos di grano ucraini sono pieni», si legge in una nota, «allo stesso tempo, 44 milioni di persone nel mondo stanno marciando verso l’inedia». A Odessa, spiega l’Onu, ci sono “montagne” di grano che rischiano di andare sprecate. L’Ucraina è uno dei principali produttori mondiali di cereali e dalle sue forniture dipendono gli approvvigionamenti di numerosi Paesi in via di sviluppo che, hanno avvertito l’Onu e altre organizzazioni internazionali, rischiano una grave crisi alimentare a causa del prolungarsi del conflitto con Mosca.

Usa: pronto nuovo pacchetto di aiuti militari per 150 milioni di dollari


Ha un valore di 150 milioni di dollari il nuovo pacchetto di aiuti militari fornito dagli Stati Uniti all’Ucraina. A renderlo noto il segretario di Stato americano, Antony Blinken su twitter. Al suo interno «attrezzature militari e forniture per rafforzare le difese e contrastare l’offensiva russa a est», ha scritto Blinken. Nel dettaglio, la nuova fornitura comprende 25 mila proiettili per obici da 155 mm, tre radar antimissile AN/TPQ-36, apparecchiature per interferenze elettroniche e pezzi di ricambio. Lo ha spiegato in una nota il portavoce del Pentagono, John Kirby. «I fondi inclusi in questo pacchetto sono studiati per soddisfare le esigenze critiche dell’Ucraina nei combattimenti in corso contro le forze russe che continuano ad avanzare nell’Ucraina orientale».

Telefonata Biden-Trudeau sull’assistenza a Kiev

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il primo ministro canadese, Justin Trudeau, hanno avuto una conversazione telefonica nella quale hanno sottolineato il loro impegno a ritenere la Russia responsabile per la sua invasione dell’Ucraina e hanno discusso gli sforzi per fornire assistenza per la sicurezza dell’Ucraina. Lo riferisce una nota della Casa Bianca. Biden e Trudeau hanno anche discusso della loro imminente partecipazione al Summit of the Americas a giugno a Los Angeles.

Peskov: «La Polonia potrebbe essere fonte di minacce»


Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha puntato il dito sulla «retorica ostile» delle autorità polacche e ha affermato che Varsavia potrebbe essere una «fonte di minacce». Lo riporta Reuters. La Polonia è uno dei membri della Nato più risoluti nel chiedere sanzioni più dure contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina e forniture di armi più sostanziose ed efficaci a favore di Kiev per contrastare l’invasione russa.
Stanislaw Zaryn, portavoce dei servizi di sicurezza polacchi, ha accusato la Russia di portare avanti una campagna di disinformazione coordinata contro Varsavia. In particolare, nelle scorse settimane, alcuni media russi, menzionando fonti militari, hanno accusato la Polonia di voler occupare alcuni territori dell’Ovest dell’Ucraina. «L’obiettivo della Russia è creare sfiducia tra la Polonia e l’Ucraina, nonché diffamare la Polonia e presentarla come un Paese pericoloso che genera conflitti nell’Est Europa», ha dichiarato Zaryn a Reuters.

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