MILANO L’inno alla gioia secondo Brunori Sas è un tour nei palazzetti, per abbracciarsi, danzare e tornare a sentire l’energia del live. Poesia ed ironia, ma soprattutto canzoni che raccontano il mondo di Dario, Brunori per gli amici. La nuova carrellata di concerti è quella partita qualche sera fa da Ancona e che ieri ha fatto tappa sul palco di un Mediolanum Forum milanese andato sold out.
In scaletta, una sorta di “best of”, tra canzoni di “Cip!” e altre pescate dal passato, per un totale di oltre venti titoli in scena, da “Al di là dell’amore” fino ai saluti di “Arrivederci tristezza”. «Per i palasport – ha raccontato Brunori a fine concerto – volevo misurarmi con una dimensione più energica. Non facevamo concerti di questo tipo dal 2017, prima dei teatri. Alcuni pezzi li ho scritti invece proprio immaginando questo contesto».
Dopo i due anni di “fermo” forzato, il tour ha preso il via il 4 maggio da Ancona, per quello che è stato pensato come un viaggio in musica che ora farà tappa verso Roma (8 maggio), Reggio Calabria (18 maggio), Napoli (21 maggio), Bari (22 maggio), Firenze (24 maggio), Jesolo (26 maggio), Casalecchio di Reno (Bo) (29 maggio) e Torino (4 giugno). In scena, Dario Brunori è accompagnato per l’occasione da una nutrita super band, tra “compagni di musica” di lungo corso e nuovi arrivi, come il chitarrista Alessandro “Asso” Stefana e la sezione brass diretta da Mauro “Otto” Ottolini. Il tutto, per una versione dall’arrangiamento del tutto rivisto e in ottica live, di brani come “La verità”, “Canzone contro la paura”, “L’uomo nero”, “Lamezia Milano”, “Diego e io” con ospite d’eccezione Antonio Di Martino, oltre a tutte le altre, selezionate per il personalissimo “inno alla gioia” (del live) in versione Brunori Sas. «Dopo due anni di stop e coi venti di guerra che tirano – ha commentato Dario Brunori – non è soltanto un piacere, ma quasi un dovere quello di tornare a suonare, di far star bene le persone, farle cantare, ridere, commuovere, emozionare e soprattutto farle gioire dello stare insieme, celebrando in musica ciò che ci tiene uniti a dispetto di ciò che ci divide».
E allora spazio al movimento in musica, ai momenti più folk e alle ballate con solo piano e voce sotto il riflettore. Un festa, in sintesi, con tutti i suoi momenti differenti («dentro di me c’è sempre anche l’uomo della sagra di paese» ha confessato Brunori). Dopo i palazzetti, da giugno ad agosto, sarà poi la volta dei concerti all’aperto con gli undici appuntamenti del “Brunori Sas Estate 2022”. (Ansa)
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