REGGIO CALABRIA Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima Ter) si è pronunciata in merito al ricorso numero proposto da M.F.F. e R.F., rappresentati e difesi dall’avvocato Enrico Morcavallo contro il Ministero dell’Interno – Commissione Centrale per la Definizione e Applicazione delle Speciali Misure di Protezione, per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia, del provvedimento del 17 novembre 2021, con cui veniva deliberato il rigetto dell’ammissione del ricorrente e dei suoi familiari al programma di protezione speciale e la cessazione del piano provvisorio di protezione.
Il Tar del Lazio (Francesco Arzillo, Presidente; Anna Maria Verlengia, Consigliere;
Raffaello Scarpato, Referendario, Estensore) «rilevato che la Direzione Distrettuale Antimafia e la Dna hanno espresso concordi pareri favorevoli all’ammissione al programma, ritenendo l’apporto collaborativo di perdurante interesse, sussistendo altresì un grave pericolo per l’incolumità del collaboratore e dei familiari», ha accolto l’istanza di misure cautelari e sospeso l’efficacia del provvedimento impugnato e fissato per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica nel mese di dicembre 2022. (f. b.)
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