REGGIO CALABRIA «Possibile che i lavoratori della più grande azienda della provincia di Reggio Calabria – l’Asp, appunto – non possano veder riconosciuti in alcun modo i diritti contemplati nel Ccnl?» Se lo domandano in una nota il segretario generale Fil Giuseppe Martorano e il segretario regionale Cnal Sergio Enrico Maria Marino. «Questo – continuano – chiediamo da anni ormai ai tanti che si sono succeduti alla guida dell’Asp di Reggio Calabria, senza riuscire a risolvere alcun problema e rendendo manifesto il fallimento delle gestioni commissariali». Motivo per cui «per questo oggi ci uniamo allo stato di agitazione del personale già proclamato da altre sigle sindacali (Fials – Fsi Usae) chiedendo la definizione dei problemi inerenti il mancato pagamento della Peo per gli anni 2020 e 2021 nonché il mancato pagamento della Produttività dal 2018 al 2021 e dei Buoni Pasto da maggio 2016 ad oggi; lo stesso dicasi per la stabilizzazione dei tanti precari che pure, in Pandemia, hanno garantito servizi essenziali al cittadino. In assenza non solo di risposte ma addirittura di qualsiasi forma di interlocuzione ci vediamo costretti a proclamare lo stato di agitazione unendoci alla richiesta al Prefetto di attivare le procedure conciliative previste dalla normativa vigente».
x
x