COSENZA «Le nostre costituzioni nascono come diceva Dossetti nel crogiuolo della seconda guerra Mondiale. L’Europa è la prima esperienza storica nella quale i Paesi si uniscono non per imposizione ma per scelta. Oggi siamo in un momento in cui l’Ucraina è l’aggredito e la Russia l’aggressore e non ci sono dubbi da che parte stare. Ma bisogna capire come ci si sta dalla parte giusta. In questi 70 giorni di conflitto abbiamo fatto bene in tema sia accoglienza ma abbiamo usato poco la diplomazia. Qualche timido segnale in questo senso sembra arrivare». Così Rosy Bindi, ex parlamentare, già presidente della Commissione parlamentare antimafia e ministro, a margine del convegno “L’Italia ripudia la guerra: Giuseppe Dossetti e la pace”, organizzato nell’Auditorium “Guarasci” del Liceo Classico “Telesio” di Cosenza.
L’evento si inserisce nel Giubileo Dossettiano, a 25 anni dalla sua morte, arrivato alla sua quinta giornata di studio, voluto e promosso dalla Parrocchia Santa Maria Maddalena in Bonifati unitamente al suo Parroco Don Guido Quintieri e a Mons. Leonardo Bonanno, Vescovo di San Marco Argentano-Scalea.
Un intero anno dedicato alla figura di don Giuseppe Dossetti. Gli appuntamenti sono stati vari a partire dal 15 Dicembre, con gli interventi di personalità come l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice, grande studioso di don Dossetti; don Fiorino Imperio; il professore Enrico Galavotti, docente di storia presso l’università degli studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara; Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani; l’avvocato Cesare Paradiso.
All’importante momento di studi porteranno i loro saluti il dirigente dell’ATP di Cosenza, Loredana Giannicola, Mons. Leonardo Bonanno e i dirigenti scolastici Antonio Iaconianni e Andrea Codispoti.
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