COSENZA È stata sottoscritta questa mattina, presso la Sala Giunta della Presidenza della Provincia, la Convenzione di ricerca per la redazione del Piano Strategico e del Programma delle Azioni del Contratto di Fiume Crati. A firmare l’accordo fra le due istituzioni la Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro e il Direttore del Dipartimento DIBEST dell’Unical. Presenti il Prof. Salvatore Critelli e il Prof. Maurizio Ponte del DIBEST, il coordinatore del CdF Crati Avv. Paola Rizzuto, la Dirigente del Settore Ambiente e Demanio della Provincia di Cosenza, Dott. Antonella Gentile e il Funzionario provinciale Ing. Rosarino Intrieri. Una tappa fondamentale, secondo la Presidente Succurro, perché propedeutica alla redazione del Piano strategico e, a seguire, alla realizzazione del Programma delle Azioni del CdF Crati: «Siamo ad un cambio di passo, con l’intento che il fiume Crati possa essere coralmente e concretamente vissuto “da problema a risorsa” e sia occasione per riorientare le priorità politiche e l’attenzione nei confronti dei temi della sostenibilità ambientale e delle risorse idriche. Ora è necessario che tutti gli attori e in particolare i Comuni interessati e le Associazioni aderenti, siano propositivi ai fini dell’individuazione degli interventi attraverso i quali si deciderà insieme la strategia comune per la rinascita del Crati. Dopo questo momento, infatti, la parola passerà ai territori, con la convocazione dell’Assemblea dei Partners per il doveroso ascolto, al fine di arrivare spediti alla firma del Contratto di Fiume Crati» – le parole di Rosaria Succurro. «Il piano strategico del Crati definirà lo scenario, riferito ad un orizzonte temporale di medio-lungo termine, in modo da integrare gli obiettivi della pianificazione di distretto con le politiche di sviluppo locale dei territori interessati e sarà elaborato in coerenza con il Piano di Gestione del Distretto dell’Appennino Meridionale e con la pianificazione vigente, nel rispetto delle competenze specifiche dei vari attori interessati», ha precisato il Direttore del DIBEST dell’UNICAL, prof. Passarino, insieme al Prof. Critelli, entrambi proprio di recente insigniti tra i migliori scienziati al mondo nel ranking Research.com(piattaforma accademica che cura ranking dedicati alla ricerca accademica nelle varie discipline). Parlare di beni ambientali come «beni comuni» non può prescindere dal concetto di «partecipazione», ha aggiunto l’Avv. Rizzuto «il coinvolgimento delle comunità che abitano e vivono responsabilmente i territori è fondamentale. Strumenti partecipativi come i Contratti di Fiume, sono imprescindibili per raggiungere gli obiettivi di qualità degli ecosistemi fluviali delle normative comunitarie. Dal confronto nascono le idee e maturano le proposte e si possono costruire nuove alleanze e collaborazioni per arricchire i programmi di monitoraggio e ricerca tradizionali e il sapere scientifico, oltre che per aumentare la responsabilità nella gestione e nell’uso delle acque e nella pianificazione del territorio».
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